Nina ha freddo, ma non è perché il Natale è alle porte. È come un animale braccato mentre cerca di sfuggire da un inseguitore nelle gallerie della metropolitana.
Lo ha notato subito e, nonostante le varie peripezie, la ragazza senza fissa dimora si trova con le spalle al muro. E affronta l'oscurità.
Nello stesso giorno, il cadavere di Sveinung Adler viene ripescato nelle acque gelide del porto di Oslo. L'uomo era un funzionario ministeriale del dipartimento delle Finanze. Stava lavorando a un delicato rapporto destinato al Fondo Petrolifero norvegese, uno dei più ricchi del pianeta. Poco tempo prima, cenava in un ristorante insieme a una donna, un noto membro del Parlamento.
Adler lavorava con l'SPU, il fondo nazionale di investimento a lungo termine dei proventi ricavati dal petrolio. Indagava scrupolosamente sulle aziende in cui i soldi venivano investiti e sin dai primi rilievi l'accidentalità della caduta dal pontile sembra un'ipotesi piuttosto remota.
Delle indagini verrà incaricata Lena Stigersand, ispettore di polizia di Oslo, una trentenne dai capelli rossi, appassionata di sci di fondo. Lavora a fianco di Gunnarstranda, ma a metterci lo zampino ci sarà anche un giornalista, Steffen Gierstad. Aveva intervistato Adler in alcune occasioni e Lena subirà il fascino dell'uomo, che le farà perdere di vista anche le tracce più visibili. Solo la sua forza e la sua determinazione riusciranno a scoprire la verità.
|