Maledette. Le donne nel mito è un libro affascinante che esplora il ruolo e la rappresentazione delle donne nella tradizione mitologica occidentale. L'autrice, Francesca Ghedini, in collaborazione con Marsilio Editore, ci guida attraverso un viaggio sorprendente, in cui le storie di cinque grandi figure mitologiche vengono rilette e reinterpretate in modo innovativo.
Seguendo le tracce lasciate da una veste sontuosa, un gomitolo, una corona e una lettera esposta ed abbandonata, Ghedini attinge ai testi greci e latini per ricreare le vicende di queste donne leggendarie. Nel suo costante confronto con le opere letterarie e l'iconografia che le ha accompagnate nel corso dei secoli, l'autrice si confronta con le mille contraddizioni di una civiltà immersa nell'immaginario e ne analizza la perpetuazione nel tempo.
In Maledette. Le donne nel mito, l'autrice ci presenta una visione inedita di Circe, la figlia esiliata del Sole, che si distacca dalla figura della seduttrice magica che domina parte dell'Odissea. Pasifae, protagonista di una colpa innominabile, rivive nel libro, così come Arianna, che attraversa una dorata infanzia, abbandonata da Teseo, per diventare la sposa di Dioniso e una donna dalle molte morti.
Attraverso l'analisi di una tavoletta, l'autrice ci invita a riconsiderare il desiderio che acceca Fedra e, grazie al confronto con diverse fonti, possiamo guardare la metamorfosi di Medea, una giovane innamorata, straniera in Tessaglia, ma anche infanticida assetata di vendetta, con occhi nuovi. Amore e odio, tradimenti e malefici si mescolano a dati storici e artistici, arricchendo le biografie di queste donne di una nuova anima, in cui la parola si fa immagine e l'immagine ci svela una realtà differente da quella codificata dai classici.
Maledette. Le donne nel mito è un libro che sfida le convenzioni, portando alla luce nuove prospettive sulla mitologia e sulle figure femminili che l'hanno popolata. Con un tocco di fantasia e un rigoroso approccio accademico, Francesca Ghedini ci invita a riconsiderare le nostre concezioni e a gettare uno sguardo più profondo su queste donne che hanno plasmato la nostra cultura.
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