Howard Phillips Lovecraft, attraverso le sue opere, ha completamente rinnovato la narrativa del fantastico e dell'orrore. Quando morì – nel 1937 ad appena 46 anni – era praticamente uno sconosciuto ma nei suoi straordinari racconti, nei suoi saggi, nelle sue lettere ricche di umanità e di genio, aveva piantato i semi di una rivoluzione copernicana: soltanto oggi si comincia a capire la portata del suo influsso sulle generazioni che gli sono succedute.
In questo volume sono raccolti i passi essenziali, tratti dal suo incredibilmente vasto epistolario, in cui Lovecraft traccia le proprie idee sul mondo, la società, il fantastico, la scienza, la politica e il futuro dell'uomo, e in cui delinea i contorni di un cosmo immenso e inconoscibile, inafferrabile con la ragione, dai cui abissi emerge un fruscio d'ali di tenebra a turbare la nostra serenità fondata sull'ignoranza. Una visione apocalittica, densa d'orrore. Ma non priva di speranze.
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