Sandra Kapsa, psicologa quarantenne assorbita totalmente dal proprio lavoro, nel quale colleghi e pazienti sono diventati come una famiglia. Si divide tra lo studio privato e il CaD (Centro Antiviolenza Donna) dove mette a frutto tutta la sua esperienza per aiutare chiunque ne abbia bisogno.
Vive sola, ma non soffre di solitudine. Dopo una storia d'amore che le ha lasciato qualche piccola ruga sul volto, ha deciso di dedicarsi totalmente a una sana psicoanalisi in una società che nasconde sotto la sabbia ansie e dolori, violenza e morte, ostacoli che rallentano lo sviluppo, sentimenti che occorre metabolizzare e non seppellire.
Betty è una delle ragazze che frequenta il CaD. Giovane e fragile, tormentata da uno stalker, decide di cominciare un percorso di analisi insieme a Sandra, ma il giorno dell'appuntamento non si presenta. Sembra essere svanita nel nulla e la psicologa prova a denunciarne la scomparsa alle Autorità, ma gli inquirenti non sembrano darle peso - non è una parente e non ci sono dati oggettivi per aprire un'indagine - e la rispediscono a casa.
Sandra comincia così a indagare per conto proprio. Un cammino che la porterà a ritroso a ricordi traumatici del suo passato, da Roma all'Argentario, un promontorio nel quale vivevano molte famiglie benestanti, essendo zona esclusiva e terreno ideale per coltivare la vite e l'ulivo.
Nelle sue indagini sarà aiutata dal vicecommissario Paolo Rosato il quale, forse più attento e scrupoloso ai dettagli, sembra dare credito alle preoccupazioni della psicologa, che rischia di diventare da cacciatrice a preda...
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