MODENA. Come non l’avete mai vista. Una città alterata che si sovrappone, fino a fondersi in modo quasi impercettibile, a quella reale. Un città diversa, nei cui vicoli si muovono entità fuori dal tempo, in cui aleggiano maledizioni millenarie e spiriti di amanti separati dal destino. Una città che vede gangster passeggiare tra il Caffè Concerto e la Pomposa, o in cui ritornano presenze dal passato durante la Fiera di San Geminiano o alla ricorrenza di un importante evento sportivo. Un luogo che si proietta indietro nel tempo, dove cavalieri coraggiosi lottano contro draghi, e nel futuro, dove chi si oppone al sistema viene rinchiuso in prigioni sotterranee. Un posto che è Modena, e che nello stesso tempo non lo è. L'Ombra del Duomo è un tributo alla città. Perché se scrivere di ciò che una città è davvero significa adempiere all'importante compito di preservarne la memoria, scriverne in modo fantastico è un modo per colorarla, senza bisogno di bombolette e vernici. Ed è questo che i dieci autori di questa singolare antologia hanno tentato di fare: dare un colore diverso e più brillante alle strade che hanno percorso. Sperando che il quadro complessivo che ne è uscito possa piacere al lettore che già conosce Modena, e almeno incuriosire quello che ancora non ne ha avuto l'occasione.
L'antologia contiene i seguenti racconti: Dum domini cancer (Roberto Barbolini), I due leoni (Cecilia Randazzo), Ossa (Raffaele Gambigliani Zoccoli), Baby Blue (Giuseppe Sofo), Fantasia dopo il disastro (Dorian Reavers), Il cuore nero della città (Gabriele Sorrentino), Il ritorno del Drake (Gabriela Guidetti), La città sommersa (Stefania Gentile), Strutture (Marco Giorgini), Derive (Christian Del Monte) e L'osso del drago (Eliselle). La copertina dell'antologia è opera originale di Andrea Corradini.
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