La Milano da bere e dell'alta moda, la città dell'editoria e della finanza è stata nel Novecento anche teatro di episodi criminali che hanno profondamente suggestionato l'opinione pubblica nazionale. Dal caso del presunto uxoricida Alberto Olivo nel 1903 al massacro di cui si rese autrice nel secondo dopoguerra Rina Fort, la "belva di via San Gregorio", dalla morte carica di retroscena politico-affaristici di Giorgio Ambrosoli (1979) al sanguinoso assalto al furgone portavalori in via Imbonati del 1999, la "capitale morale d'italia" ha visto un susseguirsi di esplosioni di violenza, delitti passionali, omicidi dai moventi disparati e talvolta rimasti senza soluzione.
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