Siamo a cavallo tra il XV e il XVI secolo. A soli 16 anni, Sancia D’Aragona, figlia del Re di Napoli, viene concessa in sposa a Goffredo Borgia, figlio illegittimo di Rodrigo Borgia, divenuto Papa col nome di Alessandro IV. Si tratta di un matrimonio politico, atto a consolidare i rapporti tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa, nella speranza di salvaguardare la città partenopea da un’eventuale invasione francese. Da quel momento la giovane Sancia, costretta a trasferirsi a Roma, si trova invischiata nel crudele mondo vaticano dei Borgia divenendo una delle tante pedine di uno scacchiere condito sì dall’arte e dalla poesia, ma ancor più da intrighi, tradimenti e drammatiche situazioni che la porteranno a dover prendere decisioni spesso estreme. Con lei, Cesare Borgia, cardinale di Valencia con la grande ambizione di conquistare l’Italia, e l’ambigua figura di Lucrezia Borgia. Mentre da Firenze il Savonarola predica l’apocalisse contro il malvagio pontefice, Sancia scoprirà a sue spese la vera natura dei Borgia dovendo combattere per la sopravvivenza delle persone che ama, tra i quali il fratello Alfonso, promesso in nozze proprio a Lucrezia. Per potersi sottrarre ad una drammatica fine gli sarà necessario fare affidamento solo a se stessa, al suo stiletto, e alla canterella, il famoso veleno dei Borgia.
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