Libri > Notizie > La scrittrice romana appassionata di criminologia da anni collaboratrice di LaTelaNera.com è da poco tornata nelle librerie con un nuovo lavoro
Con molta soddisfazione e piacere segnaliamo l’uscita del saggio Charles “Satana” Manson: demitizzazione di un’icona satanica di Biancamaria Massaro, scrittrice appassionata di criminologia che conosciamo bene perché collabora con LaTelaNera.com fin dal 2003, prima come giurata del NeroPremio, poi come responsabile della sezione Cereal Wiki e autrice di molti dossier sui serial killer ospitati sulle pagine del nostro sito.
Il volume è edito da Nero Press Edizioni nella sua collana Indagini, e gode della prefazione del noto criminologo Ruben De Luca.
Ne approfittiamo per fare qualche domanda all'autrice...
[La Tela Nera]: Biancamaria puoi spiegarci perché dopo più di quarant’anni si continua a parlare di Charles Manson e dei delitti che furono commessi in suo nome?
[Biancamaria Massaro]: In Italia ormai forse è più famoso il cantante Marylin Manson che gli ha "rubato" il cognome e si riparla di Charles Manson solo quando c’è qualche novità su di lui: un matrimonio (im)probabile con una sua giovanissima nuova fan o la futura realizzazione per la NBC di una miniserie televisiva con David "Xfiles" Duchovny che vestirà i panni di un sergente di polizia impegnato a incastrare Manson e i suoi seguaci. Solo ogni dieci anni si ricorda quello che è successo nell’estate del 1969, magari riportando particolari "curiosi". Nel 2009, per esempio, si è parlato di un certo dj americano, Matthew Roberts, adottato appena nato, che, dopo avere rintracciato la madre naturale, ha scoperto che suo padre era Manson.
L’America, invece, non si permetterà mai di dimenticare. Ogni 9 agosto si ferma e ricorda che l’attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski e incinta di 8 mesi, fu massacrata insieme ad alcuni amici da un piccolo gruppo di giovani appartenenti alla Family, comunità hippie che il suo fondatore, Charles Manson, aveva mutato in pochi mesi in una setta che credeva nell’Helter Skelter, una sorta di Apocalisse razzista in cui i neri avrebbero eliminato tutti i bianchi. Si sarebbero salvati solo Manson e i suoi seguaci che avrebbero finito con il dominare "gli sporchi negri, troppo stupidi per governare il mondo e loro stessi". Oggi un’eventualità del genere sembra particolarmente assurda, ma, come spiego nel saggio, nella seconda metà degli anni Sessanta gli scontri razziali si stavano facendo sempre più frequenti e l’americano medio – bianco, ovviamente! – aveva davvero paura.
[LTN]: Come ha fatto un criminale americano a trasformarsi in un’icona satanica?
[BM]: Per un misto tra casualità e carisma anche mediatico di Charles Manson. Mi spiego meglio.
Roman Polanski nel 1969 era da poco diventato famoso per aver diretto Rosemary’s Baby, film che si conclude con un parto "demoniaco" e che lo aveva reso un regista "maledetto". Fin da subito i media sostennero che sua moglie era stata sventrata per estrarre ancora vivo il bambino che portava in grembo e sacrificarlo al demonio. Sebbene in tutto ciò non ci sia nulla di vero, è proprio da qui che inizia il "mito" satanico legato a Manson. Mito che Charles "Satana" Manson stesso alimenta, ogni volta che gli è permesso parlare davanti a una telecamera. Fin dal processo, quando si presentò con una "X" in fronte: all’inizio sostenne che era un modo per protestare contro un tribunale che non aveva il diritto di giudicarlo, poi disse che era una croce perché come Cristo sarebbe stato condannato da innocente, infine la trasformò in una svastica, così da confermare il personaggio "maledetto" in cui i media lo stavano trasformando.
Bisogna poi ricordare che la maggior parte delle notizie che circolano su Manson e la Family sono spesso inesatte e risaltano tutte una fama "demoniaca" del tutto immeritata. Nei delitti c’è odore di canne, non di zolfo…
[LTN]: Ma chi è Charles Manson? Ha fondato davvero una setta satanica, come si legge in molti siti internet e perfino in articoli "autorevoli"?
[BM]: Manson a fine anni Sessanta non era che un ladruncolo e un piccolo spacciatore che "arrotondava" le entrate facendo prostituire le sue amanti. Rifiutato dalla madre e umiliato dai familiari, aveva passato quasi tutta la vita tra istituti minorili e prigioni varie. Desiderava riscattarsi diventando un cantante famoso, il quinto Beatles, e condivideva il suo sogno con un gruppo di giovanissimi sbandati che si era radunato intorno a lui e sopravviveva grazie ai furti e alle ragazze che si concedevano per un alloggio, per del cibo o per quello che poteva servire alla comunità. Tradito da chi gli aveva assicurato che sarebbe diventato una star, si è convinto sempre di più che presto si sarebbe realizzato l’Helter Skelter, tanto che decise di "velocizzarlo", massacrando qualche famoso e ricco bianco e facendo ricadere la colpa sui neri.
Per farlo, riorganizzò la Family da comunità hippie a setta, che però non aveva nulla di satanico, i cui membri furono disposti a uccidere sotto suo ordine. Per spiegare questo punto, nel saggio dedico un intero capitolo alle sette e in appendice ho inserito una breve storia del satanismo.
[LTN]: Progetti futuri?
[BM]: Al momento sto curando la collana di saggistica Indagini per la Nero Press Edizioni e dovrei riprendere a occuparmi con più regolarità dei Cereal Wiki per LaTelaNera.com e del mio sito personale (biancamariamassaro.it). Come scrittrice di thriller psicologici e appassionata di criminologia, sto invece lavorando a un progetto che dovrebbe unire i miei due interessi prinicipali… non ne posso parlare, ma incrocio gli artigli!
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