Libri > Notizie > Nuovo incontro di Fabrizio Vercelli con un esponente della Narrativa fantastica nel nostro Paese. Oggi tocca a Samuel Marolla.
I vermi conquistatori di Brian Keene sono ormai tra noi, ma Fabrizio Vercelli continua la sua indagine alla ricerca dei segreti del successo del Fantastico Apocalittico. Oggi è riuscito a incontrare per noi Samuel Marolla.
[La Tela Nera]: Considerando il carattere principalmente horror, ma soprattutto apocalittico de I vermi conquistatori, quali ritieni siano le motivazioni che portano il pubblico e gli stessi autori, ultimamente, ad avvicinarsi così tanto a opere di questo taglio, non solo di narrativa e cinematografia, ma anche inchieste e documentari?
Concordi ci sia una maggiore attenzione, e una maggiore profondità, per questi temi? Se sì: pensi che gli autori horror e di fantascienza stiano in qualche modo - com'è proprio di questi generi - cogliendo segnali d'allarme reali, oppure si tratta semplicemente di una tendenza del momento?
[Samuel Marolla]: L'Apocalisse è uno degli archetipi più potenti, indubbiamente. Le nostre civiltà nascono da un'Apocalisse: naturale, cosmica o divina (e a volte tutte e tre le cose). A pensarci bene, non sarebbe nient'altro che un ritorno alle origini...
Brian Keene va a pescare giustamente in un immaginario mai così vivo come oggi. Il 2012 è alle porte e penso che siamo tutti allineati su cosa sta per succedere fra meno di due anni: come presagivano Peter Venkman e soci, collera divina, fuoco e zolfo che piovono dai cieli, fiumi e oceani che bollono, quarant'anni di tenebre, eruzioni, terremoti, morti che escono dalle fosse, sacrifici umani, cani e gatti che vivono insieme!
Brian Keene però ha il colpo di genio di unire la fine del mondo classica con mostruosità acquatiche lovecraftiane e con l'allagamento alla Deserto d'Acqua di Ballard, uno scenario post-apocalittico che personalmente mi fa impazzire fin dai tempi del Conan di Miyazaki. In generale, però, si rischia la sovraesposizione. Sì, secondo me è una moda del momento, che, come tutte le mode, è ciclica. Ma se la domanda è: sta arrivando la fine del mondo, e noi ne siamo tutti empaticamente influenzati?, la mia risposta è ancora quella di Peter Venkman: (bevendo sostanze alcoliche da una bottiglietta di metallo): NON-LO-SO. NON-LO-SO. Ma visto che ritengo giusto che gli scrittori si contaminino a vicenda, penso infine che sarebbe carino se qualcuno scrivesse un romanzo su un'Apocalisse su Milano, magari nel 2015, in pieno Expo.... chissà mai...
Samuel Marolla è nato e vive a Milano. Diplomato in sceneggiatura presso la Scuola del Fumetto di Milano, si occupa di narrativa di genere e di fumetto avventuroso.
Ha vinto o si è qualificato sul podio in diversi concorsi nazionali, sia nella narrativa che nel fumetto.
Collabora dal 2007 con Edizioni XII, ed è presente con propri racconti ne L'Altalena (2008), Archetipi (2009) e Carnevale (2010). Pubblicherà con la casa editrice lecchese un romanzo nel corso 2011. Ha pubblicato la raccolta Malarazza (2009) per la (oggi defunta) collana Epix di Mondadori. In ambito fumettistico, invece, ha in corso una collaborazione con Sergio Bonelli Editore per la serie Dampyr.
La copertina de I vermi conquistatori di Edizioni XII:
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