Libri > Interviste > LaTelaNera.com ha incontrato l'autrice di Madreferro, edito da Perdisa
[La Tela Nera]: "Mia madre ha lo sguardo rassegnato di Gesù. Irraggiungibile, e per questo tremendo. Lo sguardo della santità." Questo pezzo tratto del tuo Madreferro - edito da Perdisa - mi ha veramente colpito. Tremenda rassegnazione nel ruolo di madre o di figlia?
[Laura Liberale]: Questo era un mio sogno ricorrente da bambina: sono a letto e la luce della lampada si fa sempre più fioca. Mia madre, seduta accanto a me, mi dice di fare presto ad addormentarmi perché le Madri stanno per arrivare. Il suo sguardo è ineffabile, si trasfigura piano, da madre diventa dea. La sua rassegnazione è adesione totale, incontrovertibile a una natura altra, ctonia e celeste a un tempo.
[LTN]: Cito a pagina 36: "Una sorta di ponte gettato tra due rive, mutevole a seconda della percorribilità. Un Giano bifronte…" Un ponte, un khazad dum alla Tolkien, una via di salvezza che è anche una certa condanna? Giano Bifronte, un Cristo terribile?
[LL]: Il numinoso è sempre terribile.
[LTN]: Fabrica, un posto dove "gli alberi sono legno da bare… che non chiedono di essere salvati…" Cos’è veramente per te Fabrica?
[LL]: L’infanzia mitica. C’è un paese reale, Favria, e c’è il paese del mio mito personale e familiare: Fabrica.
[LTN]: "Maturità sessuale… morte per anemia…" Cosa c’è nel mezzo per Laura liberale?
[LL]: Cosa c’è stato e continua a esserci: tanto ferro. In sciroppo, prima. In compresse, poi.
[LTN]: Il sangue, il flusso: nero o rosso? Il colore potente della vita e della morte?
[LL]: Emoglobina. DNA. Legami di sangue. Sangue versato e sangue perduto.
[LTN]: "Il segreto. Il patto. Il tesoro." La complicità? Questa è stata la tua infanzia?
[LL]: La mia infanzia è stata fantasia forsennata, mondo onirico potentissimo, e, sì, altrettanto potenti paure.
[LTN]: Il diavolo per Laura Liberale: un Satana di Milton come lo esaltava Baudelaire ne Il mio cuore messo a nudo?
[LL]: No, Voland de Il Maestro e Margherita.
[LTN]: "Fiuto buonismo, aria di parrocchia, sgradevoli rimestamenti." La mansuetudine di belve mimetizzate, pronte ad uccidere; una trappola tesa?
[LL]: Magari solo una "trappola" tesa della mente…
[LTN]: "La cavalcata dei vizi"? Il vizio per Laura Liberale è…?
[LL]: Il mio vizio? L’ira. Ma senza grossi danni, davvero. Non porto mai rancore a lungo.
[LTN]: "Elsa sulle catene, il braccio teso nel tentativo di afferrare, a ogni giro, la coda di Biscotto… senza riuscirci. Biscotto morto, e attaccato per il collo, la coda non più a ricciolo ma simile a quella di un ratto, glabra e rosa… La faccia di Elsa brutta e contratta, lei sola sulla giostra, a gengive scoperte; lei sola sulla giostra in un silenzio perfetto. E tutto così reale." Evochi qualcosa di terrificante: cosa temeva Laura bambina e cosa spaventa Laura adulta?
[LL]: Laura bambina temeva la morte, la scomparsa di chi amava, l’opera misteriosa e nullificatrice del tempo. Laura adulta teme la stupidità e la cattiveria umane.
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