Milano Fantasy: Marta Leandra Mandelli intervistata da Cristian Borghetti

Libri > Interviste > LaTelaNera.com ha scambiato quattro chiacchiere con l'autrice del romanzo fantasy Oltremondo...

Milano Fantasy: Marta Leandra Mandelli intervistata da Cristian Borghetti Marta Leandra Mandelli è nata a Milano dove ancora oggi vive e lavora. Petali di rosa e fili di ragnatela è il primo capitolo della saga di Oltremondo. Amante della lettura e accompagnata dalla musica rock e dal caffè al ginseng, ha voluto provare una nuova avventura, mettendosi dall’altra parte del libro.
LaTelaNera.com ha mandato il suo cavaliere nero Cristian Borghetti a intervistarla.


[La Tela Nera]: Chi è Marta Leandra Mandelli, colei che tesse i suoi fili di ragnatela su petali di rosa, parafrasando il sottotitolo di Oltremondo, il tuo libro edito da Il Filo.
[Marta Leandra Mandelli]: È difficile rispondere a questa domanda, non mi sono ancora capita abbastanza per affermare con sicurezza "io sono o non sono questo". Mi ritengo una persona in divenire, una sorta di viaggiatrice per cui il viaggio è più importante della meta. I miei compagni sono la curiosità, il sogno e l'amore per la vita in tutte le sue forme. Forse un domani, rileggendo questa intervista, troverò una risposta immediata. Al momento cerco scintille, combatto per le mie passioni e procedo lungo la strada, gioendo delle rose e cercando di imparare dalle spine.



[LTN]: Non è facile incontrare scrittrici che si avventurino nel variopinto mondo del Fantasy, mi ricordi un’artista figurativa - Victoria Frances - sei interessata anche alla Fantasy Art? Come sei arrivata a questo genere letterario?
[MLM]: Preferisco le parole alle immagini, ritengo che siano più evocative. Sicuramente è per questo che amo il surrealismo e in particolare Dalì, mi fa pensare che i suoi dipinti non abbiano mai fine e posso guardarli per ore immaginando cosa potrebbe esserci ancora, poco più in là, oltre la tela. Ciò che siamo in grado di concepire, la creatività e la mente hanno poteri magici di cui non ci rendiamo pienamente conto. Il fantasy è entrato in punta di piedi nella mia vita, stregandomi fin da bambina. Negli anni è rimasto con me, nei libri come nei film o telefilm, e mi manca quando lo trascuro.

[LTN]: Fili di ragnatela e petali di rosa, quale Oltremondo si nasconde dietro la trama e l’ordito, tra il fiore e la spina? Raccontaci del tuo romanzo.
[MLM]: Petali di rosa e fili di ragnatela è una magica avventura in bilico tra sogno, realtà e fantasia. In una Milano verosimile ma non reale Siobhan, la protagonista, trascorrere una vita agiata e spensierata, ricca di affetti, amicizia e tiro con l'arco. Il suo mondo ovattato e fatto di certezze concrete va in pezzi a mano a mano che si avvicina al ventesimo compleanno. Sia per lei che per i personaggi cardine è una data molto importante e, sulla scia di apparentemente fortuite casualità, vengono travolti da un vortice di eventi che svelerà chi sono davvero.
Siobhan, Rowan, Ian e Adrian devono intraprendere un viaggio, sia fisico che metaforico, un percorso iniziatico che li renderà eroi guerrieri. Da Milano a Oltremondo, dalle feste alle battaglie, dal sogno alla realtà per comprendersi, capire quale sia il loro posto nel mondo e abbracciare il destino. Se dovessi riassumere le tematiche principali, non potrei tralasciare anche l'amore, la brama di potere e il confronto con la paura.

[LTN]: Milano Fantasy? Una terra di mezzo minacciata dall’oscuro signore di Mordor – citando Tolkien?
[MLM]: La città descritta nella prima parte del romanzo ha alcune caratteristiche che conosciamo, dal caffè al ginseng alla Brianza passando per i Depeche Mode.
Altre invece sono interamente di fantasia, come l'organizzazione della città ideata per esasperare il clima ovattato e caricare Siobhan e Rowan di purezza e ingenuità. Oltremondo è una saga e Petali di rosa e fili di ragnatela è l'iniziazione dei personaggi, ho creato questa Milano proprio per rendere evidente l'evoluzione interiore.
Sono molto lontana da Tolkien, ma condivido con il Signore degli anelli la tematica di minaccia incombente e apocalittica. Nel mio caso, la lotta contro il tempo è per sconfiggere un nemico oscuro e potente che, abusando dei suoi poteri, mette a repentaglio il futuro di tutti i mondi possibili.

La copertina del romanzo Oltremondo[LTN]: Il tuo mondo ideale?
[MLM]: Il mio mondo ideale è fatto di persone per cui la parola empatia non è solo un termine nel vocabolario. Forse, se fossimo in grado di condividere emozioni e sentimenti sia del prossimo che delle molte creature che popolano il nostro pianeta, saremmo una razza migliore.

[LTN]: La bellezza e la bruttezza nel Fantasy? Tra fate bellissime e cavalieri neri, personaggi goffi e terrificanti, ci sono e se si quali sono le possibili funzioni educative del genere che scrivi?
[MLM]: “Fairy tales are more than true: not because they say that dragons exist, but because they say that dragons can be beaten”. Questa frase di Chesterton dovrebbe essere scolpita sui muri di tutte le città e mostrata soprattutto a chi considera il fantasy un genere di serie B. Ricco di simboli, metafore e livelli di lettura, propone storie in cui quello che conta è ciò che abbiamo dentro. Valori, carattere, personalità, coraggio, eroismo, amore puro, la lista è lunga e ognuno ha i suoi draghi. Mi piace ricordare che posso far loro vedere di che pasta sono fatta. In ogni caso, sta al lettore decidere di apprezzare solo la storia o anche i sottintesi, il rapporto con il libro è personale.
Bellezza e bruttezza, sono solo una questione estetica o c'è dell'altro?
I miei personaggi spiccano per bellezza: non è un aspetto che ho cercato, è stato suggerimento dell'inconscio. Credo che tutti abbiamo bisogno di bellezza, forse perché ci rimanda a una sorta di equilibrio armonico. È una mia opinione, ma credo che sia qualcosa a cui l'essere umano anela, la storia lo conferma.

[LTN]: Le favole e il Fantasy, c’è un filo che li collega? Il Fantasy è la favola moderna?
[MLM]: Direi di sì. Personalmente, ho bisogno di favole, la magia e esiste davvero. Io non sono solo carne e sangue, senza scintille appassirei.

[LTN]: Leggi molto? Solo Fantasy o anche altri generi?
[MLM]: Leggo in media due o tre libri al mese. Mi piacerebbe avere tempo di conoscere più storie, ma ci tengo anche ad andare al cinema, a teatro, al planetario o alle mostre. Nutrono l'anima e l'immaginazione. Generalmente leggo suspense, fantasy ma anche thriller. I classici non mancano, ma non amo gli stili eccessivamente barocchi.

[LTN]: Il libro che avresti voluto scrivere e quello che per fortuna non hai scritto?
[MLM]: Adoro Stephen King, in particolare la saga della Torre Nera e Duma Key. Sono storie complesse, ricche di personaggi perfettamente delineati e coinvolgenti dalla prima all'ultima riga.
Quanto al libro che per fortuna non ho scritto, mi dispiace constatare che molti autori famosi, probabilmente incalzati da leggi di mercato, a volte non mettono abbastanza "cuore" nei loro romanzi. A mio avviso, leggere deve comunicare passione, emozione e quando non capita è un'occasione sprecata.

[LTN]: A quando le tue prossime Fantasy Words?
[MLM]: Prossimamente uscirà il sequel di Petali di rosa e fili di ragnatela, ho già alcune proposte. Secondo capitolo della saga, seguirà un terzo e conclusivo romanzo. Sto anche lavorando a un'altra storia, completamente diversa ma sempre di genere fantasy. Mi piacerebbe avere una prima bozza per l'estate.


Cristian Borghetti è nato a Lecco nel 1970.
Ha studiato Filosofia Estetica all'università di Milano.
Nell'ottobre del 2006 ha pubblicato la raccolta Ora di vetro. Nel 2011 ha pubblicato Tre volte all'Inferno per Perdisa Editore.
Dall'autunno 2011 collabora con il web magazine di entertainment culturale milanese orasenzombra.
Sito web ufficiale: www.cristianborghetti.it


Milano Fantasy: Marta Leandra Mandelli intervistata da Cristian Borghetti
Intervista realizzata da: Cristian Borghetti
Pubblicata il 26/03/2012

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