NeroPremio: il vincitore Davide Manenti intervistato da Mariella D'Alessio

Libri > Interviste > LaTelaNera.com ha spedito Mariella D'Alessio a fare quattro chiacchiere col vincitore della 43ma edizione del concorso NeroPremio

NeroPremio: il vincitore Davide Manenti intervistato da Mariella D'Alessio Mariella D'Alessio ha intervistato per LaTelaNera.com Davide Manenti, l'autore vincitore della 43ma edizione del nostro concorso letterario gratuito per racconti "di genere" NeroPremio.

[La Tela Nera]: Ciao Davide, raccontami un po’ di te – dove vivi, quanti anni hai, che cosa fai nella vita oltre a scrivere.
[Davide Manenti]: Ho trent'anni e da undici vivo a Torino. Sono venuto qui per studiare e sono stato felice di rimanerci. Da qualche anno lavoro come sviluppatore software, attualmente per un noto gruppo automobilistico italiano. Raccontare di me è una cosa che non so fare (o almeno non in maniera spontanea), quindi adesso non saprei dirti altro.

[LTN]: Da quanto tempo scrivi? A che età hai scritto il tuo primo racconto?
[DM]: La prima volta che ho scritto qualcosa di rilevante andavo alle elementari, ma forse questo non conta. La coppa di terzo classificato però la conservo. In quel periodo mi divertivo a inventare storie, anche se di rado le raccontavo a qualcuno. La mia preferita era quella di un uomo che vive in un mondo dove tutti sono attori tranne lui, che ovviamente è all'oscuro di tutto. Alcuni anni dopo è uscito nei cinema The Truman Show e puoi immaginare come mi sentissi: arrabbiato per il fatto che mi avevano "rubato" l'idea ma anche contento che quella storia l'avevo pensata quasi dieci anni prima. Quell'episodio mi diede coraggio, me ne accorgo soprattutto adesso.

[LTN]: Che ruolo ha la scrittura nella tua vita in termini di importanza e di tempo?
[DM]: Nella mia precedente attività lavorativa ho viaggiato molto, spesso da solo. Durante le ore trascorse nelle sale d'aspetto degli aeroporti avevo la possibilità di riflettere su ciò che facevo. Questo, insieme ad altre cose, mi ha aiutato a capire meglio di cosa ho bisogno e mi ha convinto che forse per me la scrittura è soprattutto una necessità: la necessità di avere davanti un foglio bianco e di poterci scrivere sopra quello che ho in testa, spesso rielaborazione di ciò che ho visto in giro. È una cosa che difficilmente si può fare in ufficio: produttività e creatività non fanno rima.

[LTN]: Che autori leggi? E a quali ti ispiri? Quali generi letterari e forme (romanzi, racconti, fumetti ecc) preferisci?
[DM]: Da piccolo alternavo Topolino e Dylan Dog. Alcuni anni fa mi sono ammalato di Irvine Welsh e rifiuto le cure. Philip K. Dick lo vedo come un orizzonte verso cui puntare (senza mai raggiungerlo). Potrei anche fare i nomi di Camilleri e Palahniuk, ma se si parla di generi letterari io ci metto dentro qualsiasi forma d'arte che contenga parole, quindi anche cinema e musica. E quindi la lista si allungherebbe parecchio: i film dei Coen e di Miyazaki, per esempio, possono ispirarmi come lo farebbe la lettura di un gran libro. Lo stesso discorso vale per i testi delle canzoni: Afterhours, Massive Attack, Gaber, Radiohead. Se poi un giorno riuscissi a scrivere come Cristiano Godano... no, non è possibile.

[LTN]: Quali siti internet visiti più spesso? Hai un profilo FaceBook?
[DM]: Uso principalmente gli aggregatori di feed RSS, in cui ci va a finire di tutto, e poi leggo ("frequento" sarebbe una parola troppo grossa vista la mancanza di tempo) alcuni forum e relativi siti: Edizioni XII, La Tela Nera, Writers Magazine, BraviAutori. Ho un profilo Facebook.

[LTN]: Come hai conosciuto il NeroPremio?
[DM]: Cercavo racconti da leggere in rete e sono finito sul sito de La Tela Nera. Lì ho saputo dell'esistenza del premio. Parlo di due o tre anni fa.

[LTN]: La prima volta si scorda sempre è il primo racconto inviato al NeroPremio?
[DM]: Sì.

[LTN]: Partecipi spesso a concorsi letterari? Con quale frequenza? Puoi citare qualche altro concorso letterario a cui hai partecipato?
[DM]: La mia esperienza con la scrittura è appena cominciata. Nell'antologia Suspense Tale di Edizioni R.E.I. si trova uno dei miei racconti. Un altro verrà incluso in un'antologia di Giulio Perrone Editore. Altri racconti brevi sono in attesa di valutazione.

[LTN]: Per La prima volta si scorda sempre ti sei ispirato ad altre opere (libri, film, telefilm, fumetti ecc)?
[DM]: C'è stato un periodo nel quale ho trascorso molto tempo in taxi: l'idea principale è nata lì. Poi c'erano diverse scene, separate fra loro, che pensavo di sfruttare in altrettanti racconti. Alla fine ho deciso di usarle tutte insieme perché per il NeroPremio non si bada a spese. C'è un piccolo tributo al cocktail White Russian de Il Grande Lebowski e un mezzo omaggio al film francese Leon. Poi ho messo dentro altre piccole cose che mi piacciono. Volevo usare il testo di una canzone e ho scelto Paradise Circus, che in quei giorni ascoltavo a ripetizione. Ma alla base di tutto c'è la città in cui abito: anche se non è scritto esplicitamente, perché non necessario ai fini della storia, il racconto è ambientato a Torino.

[LTN]: Quanto tempo hai impiegato per scrivere La prima volta si scorda sempre?
[DM]: Un paio di settimane. Il tempo per lavorarci non era molto, ma la trama aveva già preso forma, poco a poco, nei mesi precedenti.

[LTN]: Quali sono i tuoi progetti per il futuro prossimo in campo letterario? Stai lavorando a qualcosa?
[DM]: Come dicevo, ho qualche racconto in attesa di valutazione. Al momento ne sto scrivendo uno che ha come tema il Cinema, ma per adesso c'è solo una sequenza di immagini e scene: se mi piacerà al termine della fase di montaggio lo manderò.
La grande ambizione è quella di scrivere un romanzo. Avrei anche qualche idea, ma è troppo presto per pensarci.

[LTN]: Hai intenzione di partecipare ancora al NeroPremio?
[DM]: Non alla prossima edizione, ma se più in là nel tempo avrò un'idea che mi piace molto e può essere adatta al NeroPremio, perché no?


NeroPremio: il vincitore Davide Manenti intervistato da Mariella D'Alessio
Intervista realizzata da: Mariella D'Alessio
Pubblicata il 15/06/2011

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