Ottis Toole ed Henry Lee Lucas: The Sadist King and the Generalissimo of pain
La coppia assassina venuta dall’inferno aveva appena dato vita alla sua lunga carriera criminale. Cominciarono ad ammazzare commessi e impiegati, se questi abbozzavano una resistenza.
Stando alle successive confessioni di Henry Lee Lucas un giorno fecero irruzione in un piccolo negozio. Henry puntò una pistola calibro 22 alla testa della commessa, dicendole che se non avesse smesso di urlare l’avrebbe fatta fuori. Quindi la legò e la portò nel retro. Mentre Ottis era impegnato a svuotare il registratore di cassa, Henry si accorse che la donna si agitava, cercando di liberarsi. Come se niente fosse, le sparò.
In un interrogatorio avrebbe in seguito detto: "Ora vedete, questa è la differenza fra me e Ottis. Lui li ammazza quando gli pare. Almeno, io li avverto prima".
Ormai gli omicidi erano diventati un componente fondamentale del loro divertimento. Sembrava che facessero a gara per vedere chi fosse il più cattivo.
Ottis Toole confessò un altro crimine di quel periodo.
Sulla interstatale I-35 inquadrarono lungo il bordo della strada un ragazzo e una ragazza. La loro auto era rimasta senza benzina e la coppia si stava dirigendo verso la più vicina stazione di servizio. Ottis fermò la macchina, scese e sparò nove colpi al ragazzo, in testa e al petto, poi gettò il suo corpo in un canale di scolo che correva vicino alla strada. Lucas trascinò lei all’interno dell’auto e la stuprò ripetutamente mentre Toole guidava.
Quest’ultimo però s’ingelosì.
Frenò all’improvviso, prese la ragazza, la trascinò sull’asfalto e le sparò sei colpi in testa.
Quindi risalì in auto e, come se niente fosse, i due tornarono a Jacksonville, lasciando il cadavere in mezzo alla strada.
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