Nome Completo: Milena Quaglini
Nata nel: 1957
Morta il: 16 Ottobre 2001
Vittime Accertate: 3
Milena. Ricerca tipica femminile di un amore ideale senza mai trovarlo.
Le persone con cui aveva rapporti, che in qualche modo la deludevano lei le eliminava.
Omicidi atipici, che molti studiosi non catalogano nemmeno come seriali.
Il corpo di Milena pendeva appeso a una corda nella sua cella.
Il carcere di Vigevano in cui era rinchiusa è stato lo scenario dell’ultima morte legato al caso Quaglini.
Alla vigilia della sentenza del suo terzo assassinio ha deciso di soffocare in ultimi spasmi d’ossigeno.
È stata trovata come carne appesa in macelleria. Macelleria della mente umana.
Il cuore le batteva ancora all’arrivo dell’agente del carcere. Corsa in pronto soccorso dove ammirare le angosce prendere il posto della vita e del respiro. Volteggiare intorno al corpo divenuto cadavere prendendosene beffa.
Milena non c’è più. Milena vittima di abusi e violenze. Milena carnefice.
Primo Omicidio.
1995. Il pensionato di Este Giusto Dalla Pozza. Venti mesi di carcere. Aveva reagito a un tentativo di violenza sessuale. L’eccesso di legittima difesa l’ha condannata.
La donna lavora come custode in una palestra e per arrotondare lo stipendio fa la domestica in casa del pensionato. L’uomo di 83 anni tenta di violarla. Milena cerca di scappare. Non riesce. Lo colpisce con una lampada alla testa. È proprio Milena a dare l’allarme.
Sarà quel colpo a farlo morire qualche giorno dopo in ospedale.
Ma tutto questo verrà scoperto solo quattro anni dopo.
Solo dopo gli altri due omicidi.
Milena, 19 anni, diplomata ragioniera di Pavia, decide di andar via di casa. Suo padre era violento. Suo padre era ossessivo. Suo padre era geloso. Mancava la libertà e la voglia di sorridere. Fino a quando trova un uomo con il quale ha un figlio. Si sposa e vive felice a Como e Lodi.
Fino alla malattia.
Malattia che in poco ucciderà il suo compagno.
Con confusione e dolore la Quaglini trova un altro lavoro e un’altra casa.
Conosce un altro uomo: Mario Fogli, che diventerà il suo secondo marito. Una bella storia d’amore che sembrava finalmente l’inizio della serenità.
Ma non è così. È appunto solo l’inizio di una storia d’amore. Solo qualche mese che ha condotto a un matrimonio prematuro. Solo qualche mese che ha condotto a un nuovo parto.
Costretta a stare a casa, a lasciare il nuovo impiego.
“Donna che lavora, donna che tradisce” diceva Mario Fogli.
Una vita condotta con non poche difficoltà. Il marito faceva lavori saltuari. I soldi erano pochi. Troppo pochi.
Bussano alla porta. Un giorno.
Uno dei tanti. Un ufficiale giudiziario. Pignoramento. Conseguenza di un fallimento.
Milena non ne sapeva nulla. Milena ne era all’oscuro.
Un altro parto. Una seconda figlia.
Lite. Solite scenate. Ogni gesto, ogni azione pesava come non mai. Mario Fogli diventava violento. Picchiava il primo figlio di Milena, lo costringeva a trovare lavoro.
L’inferno. Milena Quaglini conosceva l’inferno.
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