Nome completo: Johann Unterweger
Nato nel: 16 agosto 1950
Morto il: 27 giugno 1994
Vittime accertate: 11
Vittime sospettate: altre 2
Modus Operandi: adesca la vittima (prostitute), la porta in un bosco, la fa spogliare lasciando loro addosso eventuali gioielli, in alcuni casi la accoltella, infine la strangola con la sua stessa biancheria e ricopre di foglie il cadavere, che spesso mette in posa.
Jack Unterweger: infanzia e adolescenza
Johann “Jack” Unterweger nacque nel 1952 a Judenburg, in Austria, a poche decine di chilometri da Graz. Il padre era un militare americano e la mamma una prostituta.
Il bimbo non conobbe mai il padre e venne abbandonato dalla madre: crebbe coi nonni, in povertà
Alle soglie dell'adolescenza era solito aggirarsi in mezzo a lucciole e protettori e divenne molto presto prima un teppista e poi verso i vent'anni un pappone.
Fin dall’età di 9 anni marinò regolarmente la scuola, proprio per questo imparò a leggere e scrivere solo in età adulta.
Tra il 1968 e il 1974 venne arrestato 16 volte per furto con scasso e abusi sessuali.
Jack Unterweger: il primo omicidio
Nel 1974 Jack viveva a Salisburgo. Quell’anno si invaghì della sua vicina di casa, Margaret Schaefer, che aveva 18 anni, e un giorno decise di chiederle di uscire, ma lei declinò l’invito reputandolo un tipo strano, sebbene molto intelligente e sensibile.
Jack, vistosi rifiutato, chiese l’aiuto di Barbara Scholtz, una prostituta amica di entrambi. Le disse di proporre a Margaret un’uscita a tre, proposta che venne poi accolta dalla ragazza che si sentì rassicurata dalla presenza dell’amica.
Fecero un giro in macchina, poi lui condusse le ragazze in un posto appartato dove parcheggiò il mezzo e saltò addosso a Margaret. Indossava un lungo impermeabile, ne usò la cinta per legarle i polsi in fretta, con mani esperte e come se fosse già tutto preparato.
Barbara era sua complice, completamente soggiogata: assisteva alla scena immobile e senza reagire.
Si recarono con la macchina a casa di Margaret, Jack salì da solo nell’appartamento, forzò la serratura ed entrò in casa. Rubò tutti i soldi che c’erano. Ritornò giù dalle ragazze e le portò nei boschi.
Una volta al sicuro tra gli alberi, nascosti dalla vista, disse a Margaret di spogliarsi. Il rifiuto della ragazza lo fece innervosire: iniziò a prenderla a pugni e a bastonate fino a farle perdere i sensi. Successivamente trascinò il corpo vicino a un albero e pose fine alle sofferenze della poveretta strangolandola con il suo stesso reggiseno. Ricoprì poi il cadavere della ragazza con alcune foglie.
Qualche giorno dopo, Jack fu arrestato, perché era stato visto salire in macchina con le due giovani.
Non negò l’omicidio ma si giustificò dicendo: «Ho immaginato di avere davanti mia madre e quindi l’ho uccisa, ma non sapevo cosa stavo facendo.»
Il tribunale di Salisburgo incaricò il dottor Klaus Jarosch di eseguire una perizia psichiatrica su di lui. Secondo il medico, l’imputato era “emozionalmente impoverito, sensibile ed eccitabile”.
Jarosch disse anche che soffriva di improvvisi attacchi di collera, che era estremamente aggressivo e con forti perversioni sessuali di carattere sadico.
Il tribunale di Salisburgo, grazie a tale perizia, condannò Unterweger all’ergastolo per l’omicidio di Margaret Schaefer. In Austria per "ergastolo" si intende un periodo di 25 anni di carcere continuativi, con la possibilità di essere rilasciati sulla parola dopo 15.
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