Fred West, la storia del serial killer

Nome Completo: Frederick Walter Stephen West

Soprannome: Il mostro di Gloucester, il mostro di Cromwell Street, il killer delle babysitter

Nato il: 29 settembre 1941

Morto il: 1 gennaio 1995

Vittime accertate (presunte): 11 (13+)

Modus Operandi: uccideva soffocandole o pugnalandole giovani ragazze dopo averle violentate e torturate nei modi più efferati... in compagnia della moglie Rosemary.


Presentiamo sulle pagine di LaTelaNera.com la storia di una delle coppie di serial killer più famose (e crudeli) mai esistite, quella formata da Fred West e sua moglie Rosemary.

I due, nel corso di un ventennio, si sono resi responsabili della morte di almeno 12 persone (una sicuramente uccisa dalla sola Rosemary), alcune delle quali direttamente imparentate con loro. Le vicende di questa coppia marito-moglie, tra le più sconvolgenti avvenute in Inghilterra, hanno scosso la nazione nel profondo e ancora oggi abitano gli incubi di numerosi sudditi della Regina.

Prendi un lungo respiro e fai il tuo primo passo negli orrori del 25 di Cromwell Street...


Vita tranquilla al 25 di Cromwell Street

Rosemary e Fred West in una foto di tempi feliciCromwell Street, nella città di Gloucester che dà il nome alla regione del Gloucestershire nell’Inghilterra sud-occidentale, non era una via particolarmente importante nella prima metà degli anni ‘90 del secolo scorso. Era stretta, affiancata da una doppia fila di case in stile vittoriano non molto curate, distava dalla stazione cittadina poche centinaia di metri, il che rendeva l’area non troppo appetibile dal punto di vista immobiliare.

Chi vi abitava, lo faceva da lungo tempo e apparteneva alla piccola borghesia di provincia o, più spesso, alla classe operaia che doveva far quadrare i conti a fine mese in ogni modo. Per questa ragione, molti proprietari affittavano camere o posti letto a uso foresteria a ragazze che svolgevano in città lavori con bassi salari, come la babysitter, la cameriera, l’inserviente o altri mestieri adatti a giovani con scarsa scolarizzazione e pretese. Erano persone che si potevano accogliere in casa senza pericoli e non davano problemi quando se ne dovevano andare.

Al numero 25 di Cromwell Street abitava la famiglia West, composta da Fred e Rosemary più una nidiata di molti figli avuti da entrambi in più matrimoni e relazioni passate.

I vicini non avevano mai avuto modo di lamentarsi della loro presenza se non a causa dell’eccessiva propensione di Fred per i lavori di "fai da te" e giardinaggio che svolgeva con continuità incredibile nella sua proprietà.

Una coppia come molte, nell’Inghilterra post Margaret Thatcher, provata dalle politiche economiche della Iron Lady. Eppure, molti di quegli stessi ignari vicini sarebbero rabbrividiti conoscendo il passato di Fred e Rose West.

Ma partiamo dall'inizio...


Fred West: l'infanzia e la gioventù

Nato il 29 settembre del 1941, Fred era il secondo figlio di Walter West, già vedovo in giovane età, che aveva sposato in seconde nozze la diciassettenne Daisy Hill, una giovane domestica che avrebbe potuto tranquillamente abitare a Cromwell Street, se non avesse incontrato il più anziano marito nella regione agricola del Herefordshire, nella piccola cittadina di Much Marcle.

Entrambi i genitori erano discendenti da famiglie contadine, abituate ai lavori in fattoria, alla solitudine e ad avere come unico bene prezioso un gran numero di figli che potessero aiutare nel lavoro nei campi o nelle stalle. Infatti, con Fred, nacquero altri sette figli, quattro maschi e tre femmine.

Fin dalla più tenera età la vita dei piccoli West fu caratterizzata dall’isolamento e dall’abnorme appetito sessuale del patriarca Walter che, in un ambiente agrario separato dal resto della società, diresse i propri interessi verso le figlie.

Gli abusi, sebbene mai confermati se non dallo stesso Fred in dichiarazioni ufficiali diverse decadi dopo i fatti, portarono alla creazione di un ambiente familiare particolarmente promiscuo che coinvolse, oltre al padre e alle figlie, anche la madre e i figli.

Daisy Hill non era mai stata particolarmente attraente e la precoce perdita delle attenzioni del marito in favore delle figlie, fece sviluppare in lei un legame morboso nei confronti dei figli, soprattutto del secondogenito Fred. Alle scuole frequentate a Much Marcle da quest’ultimo, la madre era ricordata in massima parte per le scenate pubbliche, con urli e strepiti contro gli insegnanti che andavano in scena ogni volta che le autorità scolastiche richiamavano la famiglia per le assenze del figlio dovute ai lavori svolti alla fattoria.

Una foto di Fred West, assassino serialeIl legame divenne talmente intenso che, sempre secondo le parole di Fred, madre e figlio iniziarono una relazione sessuale quando West aveva da poco compiuto i dodici anni.

La vita in quella fattoria isolata di Much Marcle pare essere stata improntata su due frasi ben precise che era solito ripetere Walter West ai figli.
Prima di tutto "Io vi ho generato e ho il diritto di avervi", in secondo luogo "fate ciò che desiderate, basta che non vi scoprano" (Boduszek e Hyland, Fred West: Bio-Psycho-Social Investigation of Psychopathic Sexual Serial Killer, in International Jounal of Criminology and Sociological Theory, vol. 5, n° 1, giugno 2012).

Nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con questi insegnamenti ricevuti, gran parte degli aspetti più devianti di Fred West si erano già formati, trasformandolo in uno psicopatico sadico in erba che provava soddisfazione nell’infliggere dolore e abusare di donne molto giovani, specialmente di coloro che erano più deboli e svolgevano lavori umili e di assistenza, esattamente come la madre Daisy.

L’adolescenza vera e propria di Fred fu tuttavia caratterizzata da un altro fatto importante che avrebbe segnato a fondo la sua salute e, secondo i sostenitori della psicopatia biologica (vedi Grafman J. e altri, Frontal lobe injuries, violence, and aggression: a report on the Vietnam head injury study, in Neurology, 46(5), 1231-1238), anche la sua storia criminale e di violenza.

A diciassette anni, ebbe un incidente in motocicletta che lo lasciò in coma per una settimana e, come regalo aggiuntivo per riparare la frattura cranica occorsa nello scontro, gli fu anche inserita una placca metallica di sostegno.

Come se non fosse bastato, due anni dopo, Fred fu nuovamente in coma per due giorni a causa di un nuovo colpo alla testa, conseguenza di una caduta da una scala antincendio in un centro giovanile. I testimoni presenti dichiararono che il nuovo incidente fosse dovuto a una spinta di protezione da parte di una ragazza a cui West aveva infilato una mano sotto la gonna.

Nelle dichiarazioni successive dei conoscenti, molti concordano nell’affermare che gli scatti d’ira che caratterizzarono West per il resto della sua vita fossero sorti proprio a seguito del primo coma, aggiungendo quindi a una predisposizione psicologica a delinquere derivante dalla sua situazione familiare, anche una causa biologica, forse un danno cerebrale permanente non rilevato.

Queste condizioni concomitanti, aggiunte all’esuberanza sessuale ereditata dal padre, portarono al caso che costrinse, nel 1960, West ad abbandonare a diciannove anni la vita isolata della fattoria per trasferirsi dalla sorella maggiore in città.

La questione ruotava attorno alla gravidanza indesiderata di una ragazza di soli tredici anni, età che costò a Fred l’accusa di molestie a minori. Poté scampare alla prigione unicamente per una perizia che lo connotò come soggetto a fenomeni epilettici gravi non compatibili col carcere.

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