Definizione, contenuti e scopo della Sinossi, spesso richiesta dagli editori per proporre un'opera letteraria.
Può capitare, partecipanto a concorsi letterari dedicati a Romanzi o novelle, di sertirsi chiedere di inviare insieme al romanzo anche una sinossi dell'opera da mettere in gara. Che cosa sia di preciso questa sinossi però sono in pochi a saperlo.
Definizione
La Sinossi è il riassunto minimo dell’intera storia, e costituisce uno strumento per la valutazione delle opere. Il termine deriva dal greco: [syn] significa “con”, “insieme” e [òpsis] significa “occhio” e “vista”. Quindi, la sinossi è lo strumento che consente di avere una “visione d’insieme” dell’opera. Visione, ovvero è necessario che la sinossi mostri elementi concreti della storia. D’insieme, ovvero è necessario che la sinossi riassuma l’intera opera.
La sinossi è più breve del soggetto e del trattamento, e non corrisponde alla “quarta di copertina”. In genere viene scritta dopo la stesura dell’opera, e deriva appunto da un lavoro di sommario. È tuttavia possibile, e talvolta richiesto, scrivere la sinossi di un’opera soltanto progettata – anche se in genere in questa situazione si lavora sul soggetto.
Lunghezza
Non ci sono parametri fissi che definiscano la lunghezza minima e massima di una sinossi. Vari editori adottano criteri diversi. Ciò che è invece tassativo è che si tratti del riassunto minimo, ovvero dell’unità che contenga nel minor spazio possibile informazioni sufficienti per comprendere l’andamento della storia dall’inizio, attraverso lo svolgimento, fino alla conclusione. L’altro aspetto tassativo è che permetta di essere considerata “in un unico sguardo”.
Per questa ragione, molti editori condividono uno standard di 2 cartelle dattiloscritte, ovvero una misura tale da essere contenuta in un unico foglio A4, e quindi risulti unitaria e permetta quella visione d’insieme in un rapido sguardo, che è lo scopo della sinossi. Esistono case editrici che richiedono sinossi più brevi, per esempio 1 cartella. In questi casi, lo esplicitano. Se si parla genericamente di “sinossi”, allora se state sulle 2 cartelle non rischiate di sbagliare.
Contenuti
La sinossi deve contenere elementi sufficienti a ricostruire l’andamento dell’intera storia.
Deve quindi fornire informazioni su incipit, svolgimento e conclusione. È ovviamente impossibile fornire in 2 cartelle tutti gli elementi presenti in un romanzo (altrimenti avreste scritto un pessimo romanzo): bisogna inserire i più importanti, i nodi.
La sinossi non deve assolutamente contenere valutazioni di merito sull’opera, né affermazioni critiche. L’editore non desidera leggere una recensione dell’opera (in particolare se scritta dall’autore stesso!), ma vuole capire di cosa tratta.
La sinossi deve riassumere la storia dell’opera. Si possono inserire indicazioni sul discorso esclusivamente nel momento in cui questo abbia caratteristiche tanto importanti da risultare determinanti per l’opera.
Scopo
La sinossi ha lo scopo di fornire informazioni tali da offrire una visione d’insieme dell’opera a qualcuno che non la conosce.
Si differenzia dalle “quarte di copertina” che, al contrario, forniscono (in genere) informazioni soltanto su incipit, protagonista e evento dinamico, e hanno lo scopo di stuzzicare il lettore. Questo non è lo scopo della sinossi. La sinossi è uno strumento che serve agli editori per operare una prima scrematura sulla gran quantità di opere che valutano. Gli editori non desiderano essere “stuzzicati”, ma vogliono capire se la storia ha del potenziale. Di conseguenza la sinossi deve mirare unicamente a essere chiara. È vivamente sconsigliato che sia scritta con uno stile particolare – lirico, enfatico, epico, aulico, volgare, umoristico et cetera.
Articolo scritto da: Alessio Valsecchi
Che cosa è la Sinossi? A che cosa serve?
Articolo pubblicato il 28/02/2009
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