L'Artista della Plastinazione diventa sempre più famoso nel mondo e ha recentemente esposto a Bologna...
Ribattezzato dai media "Dottor Morte", Gunther von Hagens, tedesco nato nel 1945, è professore di anatomia, nonché artista autoproclamato.
Nel 1977 ha messo a punto un metodo di conservazione delle salme che permette di preservare organi e tessuti attraverso un trattamento chimico. La Plastination (Plastinazione), questo il nome della procedura, che prevede di sostituire con plastica l'acqua che compone le cellule. La Plastination ha un vantaggio rilevante: permette ai cadaveri di mantenere posizioni realistiche, e di utilizzarli quindi per composizioni artistiche.
Si potranno ammirare così corpi che giocano a scacchi, a scherma, a basket, o che vanno a cavallo (o in cammello). Ma anche donne gravide col ventre aperto o corridori coi muscoli tagliati e disposti in modo che sembrino le penne di un volatile...
Gunther von Hagens è diventato un "artista riconosciuto" a livello mondiale nel 2004, grazie alla sua mostra itinerante Body World (Körperwelten). Più di 13 milioni di visitatori hanno visitato le sue controverse esposizioni, organizzate in Germania, Giappone, Inghilterra, Corea del Sud, Svizzera, Belgio.
Ogni visitatore, all'uscita di ogni sua mostra, è invitato a firmare un foglio con cui dona il proprio corpo (naturalmente dopo il decesso) all'eccentrico anatomopatologo. Nonostante quel che si crederebbe, sono in molti a farlo. Nella lista del patologo tedesco ci sarebbero circa 3.600 persone desiderose di donare il proprio corpo, e le richieste aumentano a un ritmo di cinque al giorno.
«Per molti la plastinazione», spiega il professor von Hagens, «è il modo per secolarizzare la propria sepoltura e attenuare l'angoscia di perdere la vita, attraverso la possibilità di estendere la propria esistenza fisica dopo la morte».
Numerose sono state le persone che hanno criticato l'arte anatomica di von Hagens, accusandolo di mettere in mostra il macabro, aver poco rispetto per la morte e per la dignità umana. Lui risponde anteponendo a tutto la divulgazione scientifica, il merito di aver fatto uscire l'anatomia dagli asettici laboratori e specificando che i corpi sono appartenuti a persone che hanno volontariamente messo a disposizione di medici professionisti i propri resti mortali.
«La mostra anatomica di veri corpi umani permette di capire cose uniche del corpo umano sano e malato. Durante la visita vedrete diversi organi in una serie di circostanze differenti. Potrete imparare cose riguardo le loro funzioni e le malattie che li interessano. Infine avrete l'occasione di studiare le diverse e complesse strutture anatomiche dei corpi interi e a sezioni trasversali». Queste le rassicuranti parole di Gunther von Hagens.
Dietro le quinte delle mostre ci sarebbe però un'azienda che conta ben 170 operai impegnati a scuoiare e sezionare cadaveri in stile catena di montaggio e, qualcuno sostiene, una compravendita di corpi, non donazioni. Leggende metropolitane, realtà o solo invidia per un successo che non fa che aumentare da anni?
È la Von Hagens Plastination Ltd, con sede a Dalian, nella Repubblica popolare cinese. A quanto emerso da ricerche compiute nel 2004 dalla rivista tedesca Der Spiegel, l'inventario totale dei corpi, scorte incluse, ammontava in data 12 novembre 2003 a 647 cadaveri di adulti, 3.909 membra tra mani, gambe, piedi, peni e uteri, 182 tra embrioni, feti e neonati.
Le ragioni che hanno spinto il "dottor Morte" a impiantare la sua fabbrica proprio in Cina sono semplici. Dalian, oltre a essere una tra le più belle città turistiche della repubblica, nonché zona molto competitiva dal punto di vista dell'innovazione tecnologica, conta due penitenziari e un campo di lavoro, dove sono rinchiusi e anche giustiziati, oltre a delinquenti comuni, dissidenti, attivisti del Fulan Gong e attivisti per i diritti umani.
Il secondo motivo è che proprio in Cina la legislazione sull'utilizzo dei cadaveri è ben più flessibile di quella tedesca dove solo i corpi degli individui che avevano dato il conseso possono essere indirizzati a scopi scientifici. Le altre fabbriche si troverebbero a Heidelberg (Germania) e Bischkek (Kyrgyzstan).
Tra i corpi "importati" ci sarebbero anche quelli di una ragazza e di un ragazzo giustiziati con un colpo di pistola alla nuca. Il quotidiano italiano Repubblica, citando Der Spiegel, riportava nel 2007 un telegramma di un manager cinese della Von Hagens Plastination Ltd: «Ci hanno appena fornito due esemplari freschissimi, di prima qualità. Sono così freschi che i loro fegati sono appena stati venduti per trapianti urgenti: un uomo e una donna, entrambi giovani».
L'artista avrebbe ammesso che i suoi collaboratori hanno accettato la consegna, cosa che ha suscitato in lui orrore, tanto che i responsabili sono stati licenziati.
Altri cadaveri ancora potrebbero provenire da un Istituto di Medicina Legale della città russa di Novosibirsk dove alcuni corpi erano scomparsi nel nulla.
Cappello nero calcato sulla nuca, von Hagens si difende sostenendo di svolgere le sue attività nel rispetto delle leggi dei Paesi dove opera. E si vanta che dopo aver visitato le sue esposizioni il 10% dei visitatori smette di fumare e il 30% diventa donatore di organi.
Anche qui: verità o leggenda? Chi può dirlo...
Von Hagens vende i suoi corpi plastificati alle università di circa 40 Paesi nel Mondo. Il costo delle salme arriva fino a 75mila euro: e a differenza dei serial killer Burke&Hare non deve neanche uccidere per procurarseli.
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