Il simbolismo animale ha avuto un ruolo fondamentale per l’uomo: andiamo a conoscerlo tra mitologia, esoterismo, magia e superstizione.
Continua su LaTelaNera.com il cammino attraverso il vasto mondo dei simboli e dei loro significati. In questo articolo ci dedicheremo infatti allo studio del Simbolismo Animale, una materia trasversale che abbraccia popoli di ogni parte del pianeta insieme alle loro culture, superstizioni, religioni e miti.
A condurci per mano attraverso questo lungo viaggio nel mondo dei simboli animali sarà Ottavio Bosco - romanziere e studioso di esoterismo e mitologia - già apprezzato sulle pagine del nostro sito web in più di una occasione (suo l'articolo sui Simboli Esoterici).
Ottavio prima introdurrà l'argomento "animali e simboli" a livello generale per poi scendere nei dettagli per ogni singolo animale qui sotto elencato.
Per alcuni animali saranno poi disponibili ulteriori approfondimenti in articoli dedicati: li andremo via via a pubblicare online nelle prossime settimane e mesi.
Sei pronto per cominciare?
Animali e simboli, compagni dell'Uomo da sempre
Il simbolismo animale ha avuto un ruolo fondamentale per l’uomo che, in passato, ha rappresentato anche una forma di totemismo: presso le antiche civiltà, a differenza della nostra, tutto era circondato da sacralità e ogni essere vivente, animali compresi, era messo in relazione all’aspetto divino e, come tale, oggetto di culto.
La zoolatria era già presente prima del 3000 a.C. e rimase un fulcro culturale-religioso, anche quando l’uomo iniziò ad avere una presa di posizione differente nei confronti delle divinità antropomorfe. L’antropomorfizzazione delle divinità animali portò loro a essere raffigurate e rappresentate come creature ibride, speso dotate di corpi con fattezze umane e testa (e/o arti) di animali.
Gli animali, a differenza degli uomini, sono creature dal comportamento che non può essere frainteso, per cui hanno rappresentato un punto di riferimento esente da ambiguità che conservava nel tempo il significato simbolico che l’uomo gli aveva assegnato. Per tale motivo, in molte culture a noi antecedenti, gli animali hanno assunto un significato importantissimo nella cultura antropocentrica.
Molte popolazioni facevano riferimento ad animali totem che assumevano le sembianze degli antenati e dell’alter ego animale: compito degli spiriti totem era quello di proteggere l’uomo che li onorava divinizzandoli.
Gli animali, essendo meno sviluppati dal punto di vista evolutivo degli uomini (quindi meno corrotti e non inclini ai difetti umani), nelle varie culture, sono stati presi a riferimento in base alle loro caratteristiche peculiari e utilizzati per esprimere concetti, per rappresentare divinità, come simboli d’imperi e regni. Sono stati impressi su vessilli, bandiere, monete e basta fare attenzione per scoprire che, anche ai nostri giorni, il simbolismo animale si ritrova pressoché dappertutto.
Gli animali sono strettamente legati anche al sovrannaturale: le tradizioni magico-esoteriche, quelle massoniche e quelle alchemiche ne hanno fatto grande uso, soprattutto come allegorie per esprimere concetti ben più profondi e celati. Lo stesso è avvenuto nella pratica magia nera (con tutte le sue sfumature) e in ambito demonologico.
Chi di noi quando pensa al diavolo non immagina un essere antropomorfo con fattezze caprine? Chi di noi, nonostante si definisca estraneo a certe credenze, non si è mai fermato dopo che un gatto nero gli abbia attraversato la strada? Chi di noi non ha mai portato con sé un ferro di cavallo o un corno rosso per proteggersi contro la malasorte?
La superstizione e il folclore affondano le loro radici nella vita dell’uomo fin dalla notte dei tempi e la loro origine va ricercata nel tentativo dell’uomo primitivo di fornire spiegazioni a fenomeni naturali che ancora la scienza non poteva motivare.
Gli animali sono stati utilizzati per la chiaroveggenza, spesse volte a scopo divinatorio. Ricordiamo, per esempio, che le popolazioni orientali, nordiche ed europee erano solite esaminare il fegato (epatoscopia) di animali sacrificati per predire il futuro e per entrare in contatto con il divino. Tutt’ora, soprattutto nella cultura agreste, si utilizzano amuleti e talismani derivati dagli animali, o a loro ispirati, contro il malocchio.
Nella cultura orientale, la maggior parte degli antichi maestri di arti marziali ha tratto spunto dal comportamento degli animali per fondare i loro stili (Tang Lang Quan, lo stile della mantide religiosa; Hequan, il pugilato della gru bianca; She Quan, lo stile del serpente; Ying Zhao Quan, lo stile dell’artiglio dell’aquila e via dicendo).
Per concludere è possibile affermare, senza temere smentite, che gli animali rappresentino ancor oggi un punto di riferimento per l’uomo, che continuerà a farsi influenzare e a stimolare da loro per gli scopi più disparati.
Non dimentichiamoci che l’uomo moderno, Homo sapiens, è un Mammifero dell’ordine Primati, famiglia Ominidi, genere Homo: l’evoluzione l’ha portato a sviluppare un cranio più grande rispetto ai progenitori, per cui si è resa necessaria una soluzione radicale: la posizione eretta.
D’altronde, in termini evoluzionistici, quale soluzione migliore di appoggiare un cranio più grande su un sostegno verticale, ovvero la colonna vertebrale?
L’ominazione, l’evoluzione dell’uomo dai primi ominidi all’uomo moderno, ci ha permesso di differirci dai primati ma, nonostante tutte le disquisizioni in termini evoluzionistici possibili, l’uomo è pur sempre un animale e, come tale, continuerà a prendere a riferimento gli animali per esprimere concetti o per rappresentare idee e convinzioni.
Elenco degli animali e spiegazione del significato dei loro simboli
Gli animali sono elencati in ordine alfabetico, affiancati dal loro nome scentifico. L'elenco non copre ovviamente tutti gli animali esistenti, solo una piccola parte, e sarà aggiornato nelle prossime settimane e mesi con nuovi nominativi.
Per alcuni è disponibile un ulteriore articolo di approfondimento.
Alce
Nelle antiche culture nordamericane, He-há-Ka nella lingua dei Sioux (Lakota), l'animale Alce racchiude tutte le qualità degne di considerazione di una stirpe molto antica e possiede inoltre il dono di incoraggiare gli altri. È un ottimo compagno, ma se si arrabbia diviene estremamente temibile.
Presso alcune tribù Sioux l’alce è associato al fenomeno naturale del vortice. Colui che possiede lo spirito dell’alce non si lascia influenzare e ostacolare.
Come talismano l’alce aiuta a dimostrare coraggio, forza, perseveranza e rapidità di agire nelle situazioni, aiuta a stringere nuovi legami e nuove amicizie, incoraggia a condividere le gioie del successo con gli altri.
Anguilla
Taluni studiosi dell’esoterismo sostengono che mangiare il cuore di un’Anguilla attribuisca poteri divinatori a colui che se ne ciba. Se però si mangia un’anguilla intera, si rischia di divenire muti.
Presso l’antica cultura Cherokee i giocatori di palla si strofinano addosso un’anguilla perché ciò li rende viscidi e, pertanto, difficili da fermare e afferrare. Nello Yorkshire è credenza comune che un crine di cavallo tenuto a ristagno nell’acqua si trasformerà in un’anguilla.
Si ritiene inoltre che sia possibile prevenire i crampi durante il nuoto indossando pelle di anguilla sulle gambe nude e che le anguille siano un ottimo rimedio contro l’ubriachezza: inserendo un’anguilla viva dentro una bevanda, la sbornia passerà in un istante.
In campo esoterico l’anguilla simboleggia una drastica trasformazione spirituale che comporterà sicuramente cambiamenti. Quest’animale può portare al risveglio del kundalini (forza vitale) che è rappresentata come un serpente dormiente mentre è avvolto in spire su se stesso. Tramite la meditazione è possibile risvegliarlo per farlo innalzare lungo tutti i chakra fino all’apice.
Ape
Da sempre l’Ape è stata vicina all’uomo, per cui è abbastanza ovvio che da questo legame siano nate numerose superstizioni e credenze.
In passato in Gran Bretagna le api erano considerate “uccelli di Dio” e in Germania “uccelli di Marte”, gli antichi greci divinizzavano le api considerandole legate alla luna.
Nel cristianesimo l’ape rappresentava la virtù, la purezza e l’illibatezza.
In generale, nella credenza comune, le api rappresentano quasi sempre le anime dei defunti.
Appronfondisci l'argomento nell'articolo dedicato:
I significati del simbolo Ape tra mitologia ed esoterismo
Aquila
La maestosità dell’Aquila ha contribuito in maniera significativa al fatto che essa sia stata utilizzata come simbolo nelle più svariate antiche culture per rappresentare ideologie e imperi: ricordiamo, per esempio, l’aquila reale simbolo dell’Impero Romano e l’aquila testa bianca icona identificativa degli Stati Uniti d’America.
L’aquila era associata al divino già presso i babilonesi, gli antichi egizi spesso associavano l’anima a un uccello simile a un’aquila (uccello-anima, Ba) che aveva il compito di condurre i morti nell’aldilà, nel mito greco l’aquila era sacra a Zeus e spesso ne assumeva le sembianze.
L’aquila è stata inoltre associata a grandi personalità della storia e a grandi condottieri: pare che Re Artù abbia vissuto in una caverna sorvegliata da aquile e che prima delle battaglie di Napoleone un’aquila volasse nei cieli. Nell’Ottocento, fu lo stesso Napoleone a sostituire il tradizionale simbolo della Francia rappresentato dal gallo, con quello di un’aquila.
L’aquila bicipite infine, utilizzata da tempi remoti dalle più svariate popolazioni, rappresenta uno dei simboli più fondamentali della massoneria. In quella scozzese essa rappresenta il trentaduesimo e il trentatreesimo grado del rito scozzese.
Appronfondisci l'argomento nell'articolo dedicato:
I significati del simbolo Aquila tra mitologia ed esoterismo
Asino
L’Asino ha significato importante nel mito egizio che spesso è utilizzato per raffigurare il dio egizio Set: trattasi dell’asino rosso che era rappresentato come una delle entità più temibili tra tutte quelle che l’anima del morto doveva incontrare nel suo percorso verso l’aldilà.
Nella concezione esoterica l’asino rosso assume lo stesso significato e accompagna l’iniziato nelle prove che deve superare.
Secondo la credenza popolare l’asino ha anche proprietà curative: prelevare tre peli dalla sua criniera nera e metterli successivamente in un sacchetto al collo del malato, erano ritenuti un ottimo rimedio contro la pertosse. Alto rimedio contro la pertosse consisteva nel far passare nove volte il bambino sotto la pancia di un asino mentre, per guarire da ferite di serpenti e scorpioni, era sufficiente mangiare il polmone di un asino.
Appronfondisci l'argomento nell'articolo dedicato:
Il significato dell'Asino tra mitologia ed esoterismo
Avvoltoio
Nella mitologia romana si dice che fu Giove stesso a far apparire a Remo e Romolo rispettivamente sei e dodici Avvoltoi per indicar loro il luogo dove avrebbero dovuto fondare Roma.
Plinio sosteneva che gli avvoltoi avessero la capacità di intuire la morte di una persona con tre giorni di anticipo: per cui, ancor oggi, si crede che se un avvoltoio voli sopra una casa, sia presagio di morte.
In ebraico i termini utilizzati per avvoltoio e per compassione sono simili anche foneticamente, per cui si è generata un’associazione univoca tra questi uccelli e la cura dei parenti.
Nella tradizione alchemica l’avvoltoio è spesso rappresentato appollaiato in cima a un monte dove si trova la Prima materia e simboleggia il mercurio dei filosofi.
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Il significato dell'Avvoltoio tra mitologia ed esoterismo
Balena
Presso le popolazioni dei territori subartici, la Balena rappresenta l’alleato che conosce la storia dell’antica terra madre scomparsa nell’oceano. Essa canta le canzoni delle sue creature in modi sempre differenti, per permettere agli uomini di comprendere le antiche leggendo, tenendo così vive le tradizioni. Possiamo affermare che, per gli indiani delle regioni polari, la balena era l’equivalente del bisonte per gli indiani delle praterie.
L’importanza di quest’animale per le popolazioni subartiche è facilmente intuibile, poiché forniva loro nutrimento, indumenti, oli e ossa per fabbricare utensili vari: per tale ragione le balene sono protette direttamente dalla potente dea del mare Sedna.
Gli sciamani utilizzavano abiti e oggetti rituali rappresentanti le balene e la caccia a questi grandi mammiferi era considerato il più elevato rituale sacro, riservato solo a pochi eletti cacciatori: la balena quindi era un potentissimo animale totemico (rappresentante, in primis, la carità).
Come talismano aiuta l’uomo a sentirsi bene anche in situazioni difficili e si preoccupa di fornirgli ciò di cui ha bisogno. Grazie all’aiuto dello spirito della balena possiamo essere generosi nei confronti degli altri e caritatevoli.
Bisonte
Il Bisonte è un importante animale totemico delle popolazioni indiane d’America del Sud-Ovest che rappresenta l’abbondanza.
Nell’antichità costituiva il mezzo di sostentamento principale delle stirpi indiane delle praterie, similmente alla balena per le popolazioni indiane subartiche. Nonostante sia praticamente scomparso a causa della spietata caccia da parte dell’uomo, che ha coinciso con la fine delle antiche popolazioni indiane, ancor oggi il bisonte rappresenta l’incarnazione della forza e della costanza.
Come spirito totem si preoccupa affinché le nostre esigenze siano soddisfatte e di rendere piacevole la nostra vita.
Come amuleto protegge contro la miseria, la fame e il freddo; come amuleto invece aiuta a sviluppare forza e costanza, a rimanere legati alla madre terra apprezzando i doni quotidiani che ci offre e a completare la nostra vita sia dal punto di vista psichico che da quello spirituale.
Cane
Il Cane è simbolo di fedeltà assoluta: il suo amore nei confronti del padrone va oltre la morte.
Che il cane sia il compagno ideale per l’uomo era noto già ai tempi di Omero: nell’Odissea Argo, il cane di Ulisse, attese per lungo tempo il ritorno del padrone e quando questi tornò, seppur travestito, l’amico a quattro zampe fu il primo a riconoscerlo.
I Cinesi credono che un cane possa vivere sette vite consecutive e credenze irlandesi sostengono che porti sfortuna incontrare un cane che abbaia come prima cosa di mattina.
L’interpretazione dei sogni ci dice che sognare un cane bianco sia un ottimo auspicio (sognarne uno nero l’esatto contrario), mentre un cane rosso preannuncia discordia.
Capra
La Capra è un animale dal forte significato esoterico e simbolico.
Alcuni studiosi ritengono che il dio pagano celtico Cenrunnos, il più delle volte raffigurato con le corna di cervo per rappresentare il potere della natura, in realtà fosse un “dio cornuto” più simile a una capra. Per questo motivo era usanza che nel giorno dell’espiazione i peccati di Israele venissero imputati all’annuale capro espiatorio che veniva gettato da una rupe come offerta a Shemhazai e ad Azael (divenuto poi Azazel, potente demone delle gerarchie infernali).
Secondo illustri studiosi e antropologi, durante alcuni tipi di cerimonie di streghe, i presenti erano soliti indossare teste di capra. Il celebre Baphomet (Bafometto), “demone ermetico” adorato dai Templari, era rappresentato da un essere androgino con la testa di capra sulla cui fronte era disegnato un pentagramma: un significato del tutto differente da quello solitamente utilizzato nel satanismo.
Esistono anche altre tradizioni che considerano quest’animale molto positivo: sembra che le capre poste in una stalla siano in grado di proteggere i cavalli dalle influenze negative e dal male.
Appronfondisci l'argomento nell'articolo dedicato:
Il significato della Capra e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Castoro
A causa della sua propensione a costruire argini e barricate di legno, nella tradizione occidentale il Catoro è simbolo di operosità.
Secondo la mitologia dei nativi americani (in particolare in quella dei Sioux), è stato il castoro a creare la terra, avendo portato la melma dei fondali marini in superficie. Il castoro, sempre nella tradizione Sioux, rappresenta un potente amuleto protettivo contro lo spreco di energie e la svogliatezza nel lavoro ed è il simbolo per eccellenza dell’instancabilità.
Cavallo
Nei miti greci e romani fu Poseidone a creare il Cavallo. Secondo altri miti greci il cavallo nacque da un uovo, a sua volta simbolo della creazione che, in ambito esoterico, rappresenta la nascita di tutta la materia dal grande niente.
Già dagli antichi il ferro di cavallo era considerato una formidabile protezione contro le streghe e i demoni, infatti venivano appesi sulle porte delle case come protezione. Per impedire alle streghe e agli spiriti maligni di entrare nelle stalle e rubare i cavalli durante la notte, all’interno della porta della stalla veniva infisso o appeso un amuleto, formato da una pietra forata al centro.
In magia nera si sostiene che Satana, se invocato dal mago, posa manifestarsi assumendo le sembianze di un cavallo (solitamente nero).
La cultura dei nativi americani il cavallo rappresenta la libertà assoluta ed è l’animale più importante per quasi tutte le stirpi indiane. I Lakota lo chiamavano wakan (il misterioso) e per tale motivo è legato direttamente al Grande spirito e all’anima.
Come amuleto protegge l’uomo contro il pessimismo, i disturbi psicologici, le limitazioni e lo sconforto; come talismano aiuta a conquistare la libertà e a sviluppare il coraggio e la verità.
Nell’interpretazione onirica, sognare un cavallo indica nozze imminenti e soddisfazioni finanziarie.
Cervo
Il Cervo è un animale indomabile che vive in spazi aperti e che non può essere confinato e, poiché possiede la capacità di rigenerare le corna ogni anno, simboleggia la rigenerazione e la fertilità.
Particolare attenzione va posta sulla figura del cervo bianco, un animale forse mitologico con forte potere simbolico ed esoterico. Il bosco, secondo i concetti alchemici, rappresenta il corpo, l’unicorno lo spirito (zolfo, principio maschile) e il cervo l’anima (mercurio, principio femminile).
Una frase alchemica spiega benissimo l’importanza di questi animali-simbolo: “Felice è l’uomo che con l’arte li catturerà e li addomesticherà”.
Cicogna
In generale questo splendido uccello rappresenta la purezza, la castità, la fedeltà e l’inizio di una nuova vita: per tali motivi ha anche un forte significato simbolico.
Nell’antico Egitto il dio Ra, prima di essere associato al Sole e sovrano di tutti gli dèi e del mondo, pare che venisse descritto come una Cicogna.
Data l’attitudine della cicogna di uccidere e cibarsi di piccoli serpenti, nell’antica Tessaglia chiunque fosse sorpreso a uccidere una cicogna era considerato un assassino e come tale condannato.
Nota a tutti è la credenza secondo cui la cicogna porti i bambini. In Baviera esiste una tradizione secondo cui i bambini buoni viaggino sul dorso della cicogna, quelli cattivi invece sono trasportati nel becco.
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Il significato della Cicogna e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Cinghiale
Il Cinghiale è un animale presente nella maggior parte dei paesi della Terra (specialmente in Europa). In quasi tutte le culture è considerato animale sacro e dal forte valore simbolico.
Nella tradizione post medievale europea il verro selvatico fu accostato varie volte al diavolo e in particolare a Satana, conferendogli un significato negativo legato al peccato originario, alla lussuria, alla carnalità e alla bestialità.
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Il significato del Cinghiale e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Civetta
La Civetta è simbolo per eccellenza della saggezza e della sapienza atavica, ma anche di negatività e di malaugurio: presso gli Egizi si credeva che il suo verso profetizzasse la morte e rappresentava la notte e l’oscurità.
Gli Aztechi l’associavano al dio dell’oltretomba, per i Romani simboleggiava la morte, nella cultura cinese era associata al dio del tuono, in quella giapponese era considerata portatrice di fame e di malattie.
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Il significato della Civetta e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Coccodrillo
Nella mitologia dell’antico Egitto la divinità Ammut (Ammit, Ahemait, Ammemet) era raffigurata e rappresentata come una figura antropomorfa così fatta: aveva la testa di un Coccodrillo, il corpo di un leopardo (o leone) e la parte posteriore di un ippopotamo. Ognuna di questi animali è un temibile e mangiatore di uomini.
In realtà Ammut, più che una divinità, era un demone egizio noto anche come “Divoratore di cuori”: un demone punitivo quindi, che attendeva negli inferi per giudicare i defunti e, se ritenuti malvagi in base a ciò che avevano fatto durante la loro vita, egli gli divorava il cuore.
Nella cultura aborigena questo animale, in particolare quello di mare definito baru, è un importante simbolo del popolo Gumatj, noto anche come popolo del coccodrillo.
Il coccodrillo (secondo altri la lucertola e la salamandra) è presente anche in ambito alchemico e rappresenta il primigenio mercurio e il ruolo del fornello dell’alchimista che aveva la funzione di scomporre le parti solide del minerale da quelle volatili: un simbolo di separazione.
Colibrì
Il Colibrì è l’uccello più piccolo del mondo e possiede la peculiarità di volare anche da fermo e di repentini cambi di direzione in volo. È dotato inoltre di un lungo becco che gli permette di succhiare il nettare dei fiori.
Era noto già al tempo degli Aztechi: il temibile dio della guerra Huitzilopochtli, letteralmente traducibile come “colibrì del sud”, e il dio Serpente, signore della creazione, del sapere e del vento, nonché dio dei sacerdoti Quetzalcóatl, letteralmente traducibile come “serpente piumato”, erano raffigurati con piume di colibrì (e dell’uccello sacro quetzal).
Verosimilmente anche i Maya consideravano il colibrì un animale sacro.
Presso gli aztechi la lavorazione delle piume costituiva un elemento importantissimo perché considerate derivanti da uccelli sacri, infatti, le piume più preziose erano quelle turchesi del colibrì e quelle verdi del quetzal (di cui era formato il copricapo regale di Montezuma).
L’importanza di quest’uccello per gli aztechi è testimoniata anche dal fatto che quando decidevano di conquistare l’arte bellica una città, quest’ultima doveva adorare il Colibrì Azzurro dio del sole a mezzogiorno nato dalla dea della madre terra Coatlicue e dal dio della notte Tezcatlipoca.
Tutt’ora in America Latina si crede che i colibrì costituiscano un rifugio per le anime dei morti.
Per le popolazioni dei nativi americani il colibrì rappresenta l’amore e simboleggia la gioia e l’euforia della fortuna perché irradia amore e bellezza e lo utilizzavano come amuleto contro le preoccupazioni, le angosce e nelle situazioni in cui ci si sente limitati e oppressi.
Nella tradizione occidentale, invece, si ritiene che se un colibrì mangia la colazione di una ragazza, questa si sposerà entro al fine dell’anno e che, se già sposata, avrà un bambino entro l’anno.
Colomba
Nella cultura e nella tradizione comune la Colomba rappresenta qualità estremamente positive quali la rettitudine, la purezza e la pace (sia materiale che spirituale).
Nella religione Cattolica la colomba ricopre un ruolo molto importante. Viene infatti utilizzata per rappresentare lo Spirito Santo e inoltre è l’uccello che Noè invia dall’Arca alla ricerca di terra.
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Il significato della Colomba e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Coniglio
Nella tradizione dei nativi americani, il Coniglio è simbolo della fertilità e, essendo un essere indifeso, è stato aiutato dal Grande Spirito che gli ha donato agilità, velocità, capacità di nascondersi e fertilità in modo da permettergli di non estinguersi. Inoltre, poiché è dotato di grande fiuto, è in grado di avvertire pericoli imminenti.
Come talismano, tipico della tradizione delle stirpi dell’America del nord e della prateria, può aiutare a rendere consapevole l’inconscio, a reagire velocemente e in maniera intuitiva e, infine, a essere fertili.
Anche presso la nostra cultura il coniglio sono simboli di prosperità, fertilità e successo e, essendo molto diffuso nel nostro territorio, le credenze a lui associate sono numerose.
I marinai non lo nominano mai per tre volte prima di imbarcarsi, perché porterebbe sfortuna mentre, se si ripetono le parole “coniglio bianco” tre volte, ci si assicura prosperità.
Dato che i piccoli conigli nascono già con gli occhi aperti, si crede che abbiano la capacità di tenere a distanza il diavolo.
Nella tradizione americana, come portafortuna, è usanza regalare o portare con sé una zampa sinistra di coniglio: per essere realmente efficace come amuleto, la zampa deve essere stata tagliata da un uomo strabico in una notte di luna piena.
Appendere una zampa di coniglio sopra la culla di un neonato protegge il bambino dal male, se una donna desidera una famiglia numerosa è necessario che porti addosso una zampa di coniglio (ancora una volta riaffiora il binomio coniglio-fertilità).
Dal punto di vista terapeutico, per alleviare il dolore dovuto a storte e per far riassorbire l’ecchimosi, è sufficiente utilizzare pelli di coniglio umide.
Questo piccolo mammifero lagomorfo (e non roditore come erroneamente ritenuto), essendo, come già detto, simbolo per eccellenza della fertilità, in occidente è ritenuto anche simbolo della lussuria e del godimento. Non a caso, il simbolo della rivista Playboy, è proprio un coniglio.
Il coniglio (o lepre) è presente anche nell’oroscopo cinese: i nati sotto questo segno sono persone sensibili, circondate da persone positive che amano la famiglia e la quotidianità insieme alle persone care.
Corvo
Poiché il corvo si ciba anche di cadaveri di animali e di uomini, nel corso dei secoli è stato associato alla morte e al male. Non a caso una delle forme fisico-materiali predilette dal Diavolo sarebbe proprio quella del corvo.
Secondo alcuni popoli nativi americani il corvo, come animale forte, rappresenta l’espansione della coscienza: essendo in contatto direttamente con il Grande Spirito, può avere proprietà curative nei confronti della persona che lo evoca.
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Il significato del Corvo e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Coyote
Il Coyote è noto come Ma shle.cha presso i Navajo e Ma’ii in lingua Sioux (letteralmente traducibile come briccone). Anche questo è un animale sacro per gli indiani d’America.
Secondo la tradizione il coyote ha due funzioni: creatore del mondo con tutte le sue inesattezze e birbante che inganna gli altri e che spesso è vittima dei propri scherzi. Egli ripete sempre gli stessi errori perché non prende coscienza di ciò che è evidente.
Con lo spirito totem del coyote l’uomo è in grado di superare situazioni difficili che sembrano impossibili e che, nonostante questo, ci aiutano nel progresso della nostra evoluzione.
Come talismano invece aiuta l’uomo a considerare la morte come tramite per il raggiungimento della vita eterna, a ridere di noi stessi e a dare il giusto peso alla magia e alle stregonerie al di là dell’apparenza delle immagini.
Rappresenta l’incarnazione dell’entropia e del caos.
Delfino
Secondo gli antichi, i delfini erano amanti della musica, salvavano i naufraghi dal mare in tempesta e si pensava che avessero il ruolo di portare sul dorso le anime dei marinai morti durante le tempeste in mare: sotto quest’aspetto è considerato un animale psicopompo (epiteto di divinità con la funzione di guida delle anime verso il regno dei morti).
È presente in varie storie della mitologia Greca legate al dio del mare Poseidone e a quella celtica in cui, il già citato dio Cernunnos, in alcune rappresentazioni è raffigurato assieme a diversi animali e a uomo a dorso di un delfino: anche in questo caso il simbolismo del delfino come traghettatore delle anime dei morti appare evidente.
Nella tradizione marinaresca è considerato di buon auspicio incontrare un delfino, ma se lo si vede avvicinarsi alla costa, significa tempesta in arrivo. Se si allontana i verso nord indica bel tempo, se invece va verso sud, farò freddo e pioverà.
Il delfino compare anche nella Bibbia (Numeri 4) quando Dio disse a Mosè e ad Aronne: “…Quando il campo si moverà, Aaronne e i suoi figliuoli verranno a smontare il velo di separazione, e copriranno con esso l’arca della testimonianza; poi porranno sull’arca una coperta di pelli di delfino, vi stenderanno sopra un panno tutto di stoffa violacea e vi metteranno al posto le stanghe”.
Nella tradizione alchemica il delfino rappresenta "il poter tornare indietro" della terra filosofale che si ottiene grazie alle alte e basse maree del Mercurio.
Per le popolazioni indigene native d’America il delfino rappresenta la personificazione della coscienza collettiva e simboleggia la forza vitale. Egli è collegato al ritmo della vita e, come spirito guida, aiuta l’uomo nella meditazione e nella comprensione verso gli altri.
Elefante
Pare che gli Elefanti, quando sono in procinto di morire, solitari, abbandonino il branco e si allontanino in luoghi distanti dove sono sepolti i loro antenati. Per tale motivo fu dato a questa statua il nome del re d’Epiro: egli, infatti, fu il primo a varcare i confini italiani con gli elefanti e perché, sulla sua tomba nella città di Argo, sono scolpiti degli elefanti.
Come per altre culture, il dio Ganesh rispecchia perfettamente le caratteristiche dell’animale con cui viene raffigurato, difatti egli è amorevole, dedito al perdono e affettuoso nei confronti di chi lo consacra ma, come l’elefante, se adirato può essere temibile.
Le caratteristiche del dio elefante Ganesh si ritrovano anche nelle tradizioni orientali, secondo le quali l’elefante simboleggia la forza, l’intelligenza e la ponderatezza.
In Africa si crede che i bracciali e gli anelli realizzati con peli di elefante siano in grado di rendere immuni dagli incantesimi.
Falco
Nella religione egiziana, il dio-Falco Horus, figlio di Osiride e di Iside, divenne dio nazionale e fu identificato con il potere dei faraoni.
Trattasi di una divinità bifronte perché da un lato costituiva la rappresentazione del dio figlio di Osiride simbolo del faraone, dall’altro era un essere (antropomorfo) con l’aspetto di un falco e i suoi occhi simboleggiavano il sole. Nei numerosi geroglifici rinvenuti su cartigli di papiro, Horus, era posto sempre in direzione in cui sorge il sole (in particolare le sue braccia indicavano tale direzione), situato su una piccola altura sacra.
Il simbolismo del falco rimanda all’elevazione ma, soprattutto, alla vista formidabile e penetrante che, similmente a quella di un dio, vede pressoché ogni cosa ed è in grado di conoscere gli uomini scrutando dentro la loro anima.
Nella mitologia greca il falco era considerato l’uccello sacro della maga Circe e uno dei messaggeri del dio Apollo: presso la cultura celtica rappresentava il trionfo o la carnalità.
Similmente all’aquila, nella mitologia nordica (scandinava), il falco rappresentava l’incarnazione del supremo dio Odino, mentre, nella tradizione orientale quest’uccello può simboleggiare il sole (come per gli antichi egizi), ma anche un segnale di conflitto.
Presso I Nativi americano il falco, o Pisko in lingua Lakota, rappresenta la visione integrale ed è un ammonitore e un eccezionale cacciatore. Con il suo sguardo penetrante è in grado d’incunearsi nella quotidianità e pone l’attenzione degli uomini su cose celate e segrete. Dalla sua posizione elevata (e privilegiata), egli può scorgere le situazioni favorevoli e intercettare eventuali pericoli.
Come talismano può aiutare l’uomo a raggiungere la libertà dello spirito, a sfruttare al meglio le opportunità concesse dalla vita e migliorare la capacità di osservazione. Come amuleto è in grado di proteggerci contro le incertezze, le indecisioni e di migliorare la nostra vista.
Falena
A causa delle abitudini notturne delle falene, e di un tipo in particolare detta “sfinge testa di morto” (Acherontia atropos), sul cui dorso una macchia ricorda da vicino la forma di un teschio, questo lepidottero è da sempre stato associato alla morte in tutte le sue sfaccettature.
Nello Yorkshire, e in varie credenze europee, poiché le falene bianche sono considerate le anime dei morti, si crede che ucciderle porti sfortuna. Se invece una falena nera vola in casa, significa che qualcuno morirà entro un anno.
Nella superstizione comune delle genti di campagna, è convinzione comune che se una falena entri in casa, il giorno dopo si riceverà una lettera importante.
In ambito esoterico la falena simboleggia la ricerca di luce nell’oscurità e il mutamento (metamorfosi).
Curiosa la leggenda statunitense del famoso (grazie anche a un celebre film) uomo falena, il Mothman, essere antropomorfo dotato di grandi ali e di occhi rossi penetranti, che sarebbe stato ripetutamente avvistato negli anni ’60.
Farfalla
Dagli antichi greci, che credevano che l'anima ne potesse assumere la forma, alle tribù degli indiani d'America, dove rappresentava la capacità di sviluppo, la Farfalla è sempre stata al centro di numerose credenze e tradizioni.
Le superstizioni che la vedono protagonista sono spesso basate sul colore delle sue ali, e variano da popolo a Paese, spesso in contrasto l'una con l'altra: negli USA per esempio una farfalla dalle ali bianche che entra in casa è di ottimo auspicio in Louisiana e un terribile segno di morte in Maryland.
Appronfondisci l'argomento nell'articolo dedicato:
Il significato della Farfalla e dei suoi simboli tra mitologia ed esoterismo
Formica
Presso diverse culture la Formica è simbolo di laboriosità, instancabilità e anche aggressività.
Come animale totem per i popoli nativi americani, la formica può aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati mediante il duro lavoro, la concentrazione e la fatica. Aiuta inoltre a lavorare per la famiglia sacrificando, se necessario, la propria stessa vita.
Le formiche sono nominate nella Sacra Bibbia, in cui viene loro attribuito il nome di popolo, e nella Sura XXVII del Corano.
Pare che San Paolo, più volte attaccato e vessato dal Diavolo, definisse i demoni in tono ironico con un termine che significa formica e leone, a voler intendere che essi sono piccoli (formiche) con chi li combatte con la fede (leone). Si dice che le formiche compaiano poco prima di manifestazioni diaboliche.
Nel folclore comune europeo è credenza che l’inaspettato arrivo di formiche in una casa siano presagio di malattie e morte del proprietario dell’abitazione; se invece le formiche costruiscono il nido vicino alla porta, vuol dire che sono in arrivo soldi e sicurezza.
Nei paesi anglosassoni non si distruggono i formicai perché porta sfortuna, in Cornovaglia si crede che se, durante una fase lunare ben precisa, si pone un pezzo di stagno in un formicaio, si trasformerà in argento.
Presso le genti di campagna questi animali sono utili anche per le previsioni del tempo, infatti, quando i formicai sono attivi, significa che la pioggia è in arrivo.
Poiché le formiche simboleggiano produttività ma anche tensioni e nervosismo, sognare le formiche è monito di applicazione, attenzione e impegno.
Gabbiano
La tradizione, specialmente quella marinaresca, vuole che uccidere i Gabbiani porti molta sfortuna perché rappresentano siano le anime dei morti.
Secondo i marinai vedere tre gabbiani in volo sopra una persona, ne preannunciano la morte e scorgere un gabbiano che picchietti col becco sulla finestra di una casa, significa che un uomo in mare è in pericolo.
Secondo altre credenze, colui che uccide un gabbiano diventerà cieco.
In generale il gabbiano è simbolo di libertà e di chi agisce secondo il proprio credo nel giusto, nonostante i preconcetti e i tabù comuni.
Gallo e Gallina
Il comportamento temerario e possessivo del Gallo, insieme all’aspetto sgargiante e al suo impeto sessuale, ha dato origine sin dai tempi più remoti a moltissime usanze, credenze e tradizioni popolari che hanno a che fare con questo volatile.
Il simbolismo del gallo è molto importante nella tradizione cristiana e si ritrova spesso in diverse fonti: per esempio fu un gallo che annunciò la nascita di Gesù e, fu sempre un gallo a cantare quando San Pietro ripudiò Cristo (Matteo 26:74).
Il gallo è divenuto quindi un emblema del dovere cristiano di stare accorti e di vigilare contro le tentazioni del demonio e, per questo motivo, sui campanili delle chiese spesso viene affissa una banderuola a forma di gallo.
Nella tradizione francese si crede che, se un gallo canta a mezzanotte, indica che sta passando l’angelo della morte.
Un gallo nato il venerdì santo canterà prima di tutti gli altri. Rivolgerà quindi il viso verso l’Oriente, s’inginocchierà al suolo e pronuncerà la grande evocazione tenendo un bastone di cipresso davanti a sé: il maligno si materializzerà all’istante.
Gatto
Gli antichi Egizi hanno fatto del Gatto un simbolo che va al di là addirittura della divinità, esaltandone la sacralità e l’energia che ha origine in un passato ancestrale.
In Birmania e nel Siam vi era la credenza secondo cui, quando un uomo moriva, il suo spirito, prima di andare in cielo, andasse in un gatto fino alla morte fisica del felino.
Le straordinarie capacità del gatto, come ad esempio l’andatura felpata, lo scatto fulmineo e la capacità di vedere al buio, han fatto sì che nell’immaginario collettivo venisse associata alla magia e all’esoterismo.
Nel grimoire Ars Goetia il demone Aim (Aym), marchese infernale che comanda ventisei legioni di demoni, è descritto come un uomo dotato di tre teste: di uomo, di serpente e di gatto.
È un animale dotato di grande energia interiore e di captare quella esteriore e pare che abbia proprietà terapeutiche per l’uomo: è scientificamente dimostrato, per esempio, che accarezzare un gatto mentre fa le fusa, abbassi la pressione e abbia effetti rilassanti e rinfrancanti. Per tali motivi, e per altre capacità sbalorditive che possiede, questo splendido animale è da sempre stato ritenuto, nelle varie culture, un essere dotato di poteri ultraterreni.
Ibis
Nell’antico Egitto la presenza dell’Ibis corrispondeva alle piene del fiume Nilo, per cui divenne simbolo della fertilità e protettore di tutte le attività contadine.
L’Ibis sacro, trampoliforme dell’Ordine dei Pelecaniformes, era tenuto in grande considerazione presso gli Egizi perché liberava il fiume Nilo dai moltissimi rettili che lo popolavano. Se qualcuno uccideva quest’uccello era punito con la morte.
Nell’antico Egitto l’ibis rappresentava l’incarnazione del dio Thot, patrono dei guaritori e dei profeti, dio della conoscenza, della sapienza e anche delle materie scientifiche come la matematica e la geometria che, nella successiva cultura greca fu assimilato a Ermes.
La particolare forma del becco di quest’uccello ha fatto sì che molti storici del passato sostenessero che l’ibis fosse in grado di scavare buche molto profonde in grado di raggiungere luoghi sconosciuti all’interno della terra.
Plinio il Vecchio scriveva (VIII,27): “Grazie alla curvatura del suo becco, irriga quella parte di se stesso da dove la salute vuole che scarichiamo ciò che resta del pasto”.
Nella Bibbia, nel Libro di Giobbe (38;36), l’ibis è considerato un animale profetico capace di prevedere le piene del Nilo.
Anche in campo alchemico l’ibis era considerato importante e trovò grande spazio nell’iconografia esoterica del Rinascimento, divenendo il simbolo della scienza ermetica.
Libellula
La Libellula è simbolo della fortuna, della pace, dell’ardimento, di tutti gli aspetti magici ed esoterici, della fase onirica, dell’integrità e della schiettezza.
Nel Giappone medievale i samurai la utilizzavano come spunto per decorare i loro elmi e le loro armature.
Nella tradizione dei nativi americani la libellula, come animale totem, simboleggia la trasformazione e sono associate, similmente alle farfalle, alle anime dei defunti.
Nella cultura occidentale si credeva che le libellule fossero insetti legati alle fate, ma anche alle streghe.
Secondo la tradizione superstiziosa catturare una libellula significa sposarsi entro l’anno. Pare, inoltre, che le libellule aiutino i pescatori volando sopra i pesci.
Sognare buna libellula preannuncia discussioni, mentre, se la si sogna in volo vuol dire che sono in arrivo buone notizie.
Lontra
Nella tradizione dei nativi americani, la Lontra è considerato un animale forte: questi animali vivono nell’aldilà e ciascuno di noi ha un animale forte oppure può acquisirlo per sviluppare la spiritualità, per accrescere la forza emotiva e per contrastare le influenze negative.
La lontra è simbolo della gioia di vivere perché si gode la vita giocando nell’acqua e sulla terra, ma si prende anche cura degli altri mostrando loro comprensione e affetto.
Come amuleto è in grado di proteggerci dal legame morboso con i beni materiali e l’assuefazione agli stessi. Come talismano ci aiuta a goderci la vita, a non essere invidiosi e a sviluppare la bellezza e l’eleganza.
La lontra è nominata nella Divina Commedia dal Sommo poeta Dante Alighieri che era solito trarre ispirazione dal bestiario popolare, scegliendone accuratamente i difetti, per descrivere le qualità negative delle persone.
Nel Canto XXII dell’Inferno i diavoli Malebranche conducono Dante e Virgilio lungo l'argine della V Bolgia del Cerchio delle Malebolge (VIII). Qui incontrano Ciampòlo di Navarra, uno dei barattieri, che addita i dannati Michele Zanche e Frate Gomita: i barattieri, usciti un poco dalla pece in cui erano immersi fino al collo, quando scorgono i diavoli si rituffano dentro, ma uno di essi, similmente a una rana, è troppo lento e viene afferrato dal diavolo Graffiacane, che lo prende per i capelli e, tirandolo su come una lontra (Dante definisce Ciampòlo nero, viscido e lucido come una lontra), si prepara a scuoiarlo.
Lucciola
In Giappone le Lucciole sono simbolo di fragilità ma anche di animo puro e in ambito araldico rappresentano la nobiltà.
Una superstizione inglese sostiene che se si uccide una lucciola si metterà in pericolo la propria relazione sentimentale e che si potrebbe causare la morte della persona amata.
Nella credenza del nostro paese è usanza catturare le lucciole e metterle la notte sotto un bicchiere perché si crede che, la mattina, al loro posto si troveranno soldi e denari.
Ai nostri giorni il termine lucciola ha assunto un significato assai poco gratificante, infatti, è utilizzato per alludere ad abitudini amorose pagate e, in particolare, con tale appellativo si fa riferimento alle prostitute (alludendo all’abitudine delle prostitute di sostare sotto i lampioni oppure presso fuochi improvvisati lungo le strade per attirare l’attenzione dei clienti).
Narvalo
Il Narvalo è un affascinante cetaceo dotato di una lunga zanna che sbuca dalla mandibola: la particolare forma della zanna a spirale ha dato probabilmente origine, in antichità, al mito dell’unicorno.
L’unicorno, che esula dal presente studio in quanto animale mitologico, è sempre stato identificato come animale magico, dotato di poteri ultraterreni. Questa leggenda ha trovato in parte riscontro in recentissimi studi sui narvali in cui si è scoperto che il corno è formato da una miriadi di terminazioni nervose che permetterebbero all’animale di percepire variazioni di temperatura, di salinità e a orientarsi e a trovare le prede.
I significati simbolici ed esoterici attribuiti al questo stravagante cetaceo sono in realtà riferiti all’unicorno.
Opossum
L’Opossum, per le popolazioni dei territori subartici, è un animale totem e simboleggia la famiglia. Questo simpatico mammifero si prende cura della famiglia e la protegge coraggiosamente.
Con uno spirito forte l’animale cerca i nidi e li rende accoglienti. Come animale totemico è responsabile dell’armonia delle famiglia e della comunità.
Come talismano aiuta l’uomo a lottare per le esigenze della famiglia. Come amuleto ci protegge contro le divisioni familiari, i pericoli nei confronti dei bambini e le distrazioni negli affari di famiglia.
Orca
L'Orca è probabilmente il più grande, intelligente e temibile predatore del nostro pianeta. Queste caratteristiche han fatto sì che, nei miti marinareschi, venisse considerata coma un mostro divoratore di marinai.
Anche l’orca, come l’opossum e la balena, è considerata un animale totem per le popolazioni dei territori subartici e del Nord-Ovest americano: rappresenta i sentimenti.
È uno degli animali della divina Sedna, dea del mare della popolazione eschimese Inuit, madre delle profondità e protettrice delle balene. È fedele, orgogliosa e protegge i suoi segreti. Quando l’uomo le si avvicina può entrare a far parte della saggezza dei mari.
Come talismano aiuta l’uomo a rimanere fedele, a sviluppare la percezione e il senso della collettività, a essere orgoglioso della nostra interiorità e a rispettare i sentimenti.
Passero
Secondo il mito un Passero presente alla crocifissione di Gesù continuasse a ripetere "è vivo", spronando i Romani a infliggere ulteriori sofferenze a Cristo. Dio lo punì legandogli le zampe con un filo invisibile, che lo costrinse a saltellare anziché camminare normalmente.
Nella contea inglese del Kent si ritiene che se si cattura un passero e lo si tiene rinchiuso in casa, qualcuno in famiglia morirà. In Bretagna si ritiene che i passeri abbiano il compito di diffondere le notizie da albero all’altro e che quando muore l’uccello, lo stesso accada all’albero.
In Gran Bretagna il passero è tenuto in grande considerazione perché si crede che sia simbolo dei propri dèi familiari.
Procione
Il Procione è sempre indaffarato a procurarsi il cibo ed è un ottimo accumulatore di provviste. Prima di mangiare il cibo lo lava e lo prepara e, nonostante sia così impegnato, trova il tempo per giocare e divertirsi.
Proprio per queste attitudini, per i nativi dell’America del Nord, il procione è un animale totem e rappresenta l’abbondanza.
Come amuleto è in grado di proteggere l’uomo dalla passione ossessiva per il gioco, la disoccupazione e le difficoltà digestive di certe tipologie di cibo.
Come talismano ci aiuta a gioire del proprio lavoro, a perseguire un’alimentazione sana e ad avere tempo per divertirsi nonostante il duro lavoro.
Salmone
Il Salmone è considerato un animale forte nella culture indiane dei Nativi Americani della praterie e dell’America del Nord: simboleggia la tenacia dei propositi.
Questo pesce, nuotando controcorrente e affrontando ostacoli molto difficili da superare, cerca con ostinazione, forza e coraggio, il luogo della sua nascita per deporre le uova. Attraverso questa ricerca, egli entra in contatto con la rinascita e la linea ereditaria.
Per le popolazioni indigene il salmone è un potente amuleto contro il rischio di essere trascinati.
Come talismano assiste l’uomo a superare gli ostacoli difficili, a far ritorno alle proprie origini e ad affrontare i compiti con dovere e decisione.
...altri animali in arrivo presto!
L'Autore e le sue Fonti
Ottavio Bosco studia e si laurea in Scienze Geologiche a Pisa, proseguendo poi la sua formazione fino all’abilitazione all’esercizio della professione di geologo presso l’Ordine dei geologi della Toscana.
Ha pubblicato due romanzi pregni di tematiche legate alla demonologia e alla religione, entrambi con l'editore ETS: Il Purificatore (2011) e La Sindrome di Minosse (2012).
Fonti:
Alchimia e Mistica, Alexander Roob (Taschen GmbH, 2007)
Alchimia e Spagiria, Patrick Rivière (Edizioni Mediterranee, 2000)
Bosch, Mario Bussagli (Giunti Editore, 1988)
Bibbia Sacra, traduzione Monsignor Antonio Martini (Prima Edizione, Londra 1828)
Dei, Draghi e Eroi della Mitologia Cinese, Tao Tao Liu Sanders (Arnoldo Mondadori Editore, 1981)
Dei e Eroi della Mitologia Greca, Michael Gibson (Arnoldo Mondadori Editore, 1981)
Dei e Eroi della Mitologia Vichinga, Brian Branston (Arnoldo Mondadori Editore, 1981)
Dictionary of Mysticism, F. Gaynor (Philosophical Library, 1953)
Dizionario di Alchimiae di Chimica Farmaceutica Antiquria, Marcello Fumagalli (Edizioni Mediterranee, 2000)
Dizionario di sogni, presagi e superstizioni, Zolar (Orsa Maggiore Editrice, 1989)
Dizionario d’ogni Mitologia e Antichità (Parte seconda), Felice Romani e Antonio Peracchi (Ranieri Fanfani, 1827)
Fate e Folletti della Toscana, Matteo Cosimo Cresti (Lucia Pugliese Editore, 2012)
Favole, miti e leggende dell’antico Egitto, Emma Brunner-Traut (Newton Compton, 1999)
Gli Aztechi, A. Vallardi (Aldo Garzanti Editore, 1977)
I sogni (capire e interpretare i sogni), a cura di Elena Colucci (Canguro Editore, 2011)
I Tarocchi, P. Andronico Tosonotti (Xenia Edizioni, 1994)
Il libro delle leggende (Fabbri Editori, 1980)
Il grande libro degli animali, Meindert De Jong (Arnoldo Mondadori Editore, 1980)
Il magico mondo delle streghe, Roberto Rosaspini Reynolds-Maximo Morales (Edizioni Gribaudo)
I Miti Ebraici, Robert Graves e Raphael Patai (Tea Edizioni, 1988)
Il ritorno dell’Anticristo, Massimo Centini (Piemme Edizioni, 1996)
Il soprannaturale e la religione popolare nel Medio Evo, Manselli (1985)
La Divina Commedia, Dante Alighieri, illustrazione Gustave Doré (L'artistica Editrice , 2003)
La vita segreta del Medioevo, Elena Percivaldi (Newton Compton, 2013)
...altre fonti da elencare presto!
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