Un penny vichingo sarebbe stato ritrovato nel Maine: chi scoprì per primo l'America?
Nell’estate del 1957, durante il suo secondo anno di scavo presso il sito di Goddard (a Naskeag Point, nel Maine presso la Penobscot Bay), l’archeologo amatoriale Guy Mellgren trovò una piccola moneta d’argento vicino al centro del sito, a una profondità di cinque piedi sotto la superficie del terreno.
Inizialmente si riteneva la moneta fosse un penny inglese del XII secolo. Nel 1978, invece, è stata identificata da Peter Seaby, un esperto di numismatica britannica, come un soldo medievale norvegese.
Questa identificazione è stata poi confermata nel 1979 da Kolbjørn Skaare, una delle principali autorità di numismatica medievale norvegese, che ha esaminato la moneta presso il Museo di Stato del Maine effettuando uno specifico test su un piccolo frammento. Le analisi di Skaare confermarono l’autenticità della moneta come un centesimo norvegese coniato durante la prima metà del regno di re Olaf Kyrre's (1065-1080 d.C.).
La datazione del penny risalirebbe dunque a più di 50 anni dopo l'ultimo dei viaggi noti dalle saghe norrene nella terra di "Vinland": ciò starebbe a indicare che anche dopo le prime esplorazioni vichinghe ci sarebbe stato un ulteriore contatto tra i popoli nordici e il Nord America.
Il dr. Skaare si pose inizialmente il problema se il penny fosse stato aggiunto in maniera fraudolenta a quel sito, motivo per cui esso fu considerato inizialmente un Oopart. Le scoperte successive portano a pensare che non si trattasse di una falso, dato che questa era una moneta molto rara, e per contraffare la scoperta sarebbe stato assai più semplice introdurre nel sito monete più comuni come quelle dell’era di Leif Ericson.
Per evitare discussioni riguardo qualsiasi coinvolgimento fraudolento degli scopritori, la moneta è rimasta in un museo per ventuno anni prima di essere identificata con certezza.
Essa originariamente pare avesse una perforazione vicino al bordo, cosa che poteva indicare che fosse utilizzata come ciondolo. Purtroppo, a causa della corrosione, questa sezione si è rovinata e il foro non è più visibile.
Da momento che è stato rinvenuto presso la costa, si è ipotizzato che il penny fosse una valida prova che i Vichinghi viaggiarono davvero ancora più a sud di quanto si ritenesse e che la moneta potrebbe essere stata smarrita o utilizzata per commerciare in quel luogo.
Ci sono delle prove, infatti, che dimostrano che questo sito era centro di una grande rete commerciale e potrebbe essere arrivato qui attraverso canali commerciali indigeni dal Labrador o da Terranova: la moneta può essere originariamente stata scambiata lì con i Vichinghi, se non rubata o perduta.
L’ampia indagine archeologica del sito Goddard, datato 1180-1235, non ha rivelato alcuna prova di un insediamento stabile norvegese. Sembra essere stato piuttosto un insediamento consistente di nativi circa 600-900 anni fa, molto probabilmente il più grande villaggio dei nativi americani nel Maine dell’epoca. È probabile, quindi, che i Vichinghi nei loro viaggi e scambi commerciali abbiano visitato questo villaggio.
Poiché non convince completamente l’ipotesi degli scambi commerciali presso tale area, si pensa che la spiegazione più probabile per giustificare la presenza della moneta sia che essa sia stata portata in loco da nativi indigeni, forse da Terranova, dove è stato trovato l’importante insediamento di L’Anse aux Meadows.
Nel 1960 Helge Ingstad e sua moglie Anne Stine Ingstad, alla ricerca di testimonianze archeologiche di epoca vichinga in Labrador e Terranova, incontrarono un pescatore di nome George Decker nel piccolo villaggio di L'Anse aux Meadows, il quale mostrò loro una zolla di terreno in cui erano incastrate quelle che sembravano le fondamenta di un’abitazione vichinga.
Dopo più di un decennio di indagini archeologiche, questo sito si è dimostrato proprio un insediamento vichingo in Nord America, 500 anni prima dell’arrivo Cristoforo Colombo. Gli elementi reperiti presso questo sito suggerirebbero che L’Anse aux Meadows fosse un campo base, una stazione di passaggio dalla quale le popolazioni vichinghe si spinsero anche più a sud, ove potrebbero essere trovati pertanto altri insediamenti indigeni, tra i quali quello di Goddard appunto.
Gli scavi effettuati finora hanno rivelato una serie di artefatti tipici di un sito vichingo, quali una spilla, degli anelli, un perno osseo, rivetti in ferro di una barca, lavorati in legno e altri oggetti.
Lo stile e la costruzione delle tre case e dei locali annessi sono identici a quanto risalente all’XI secolo in Islanda e Groenlandia. Inoltre, i manufatti indicano la capacità di tessere e lavorare il ferro, attività che non erano praticate dai nativi americani se non dopo il 1500 d.C. Questi ritrovamenti confermano L'Anse aux Meadows come il più antico insediamento europeo noto in Nord America.
Successivamente gli scavi condotti da Bengt Schoenbak e Brigitta Wallace hanno rivelato altri aspetti ancora più interessanti, ovvero che in tale sito si praticava intensamente la lavorazione del legno e la fusione del ferro, cosa che suggerisce che l'attività principale del sito sia stata la riparazione delle navi danneggiate o la costruzione di nuove con il legno trovato nei boschi vicini, ma anche importato da terre più distanti, presente come già si faceva circa mille anni fa nel nord della Nuova Scozia e Nuovo Brunswick.
Questa scoperta denota che le persone insediate a L'Anse aux Meadows avevano viaggiato più a sud nel Golfo di San Lorenzo, riconfermando l’importanza di L’Anse aux Meadows come un campo base o stazione di passaggio, nonché probabilmente il centro del cosiddetto "Vinland" delle saghe.
Se non è in dubbio il fatto che il penny del Maine sia originale, non è ancora completamente fugata l’idea di una contraffazione nel ritrovamento. Alla luce delle considerazioni precedenti sugli insediamenti e spostamenti vichinghi in Nord America, e prestando fede alla bontà del ritrovamento, è però alquanto più probabile che una moneta d’argento di un certo valore - come il nostro penny - fosse stato smerciata in un’area fervente e attiva come L’Anse aux Meadows e poi portata dagli indigeni nel sito di Goddard nel Maine.
Fonti:
http://www.mnh.si.edu/vikings/voyage/subset/vinland/archeo.html
http://www.state.me.us/museum/anthropology/norsecoinpage.html
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