Il disastro aereo del dirigibile USS Akron del 1933
Il dirigibile dell'esercito americano il 3 aprile 1933 ottenne il triste primato del maggior numero di perdite umane in volo
Furono due, gli incidenti che segnarono la fine dell'era dei dirigibili rigidi: il disastro del Hindemburg del 1937, che per spettacolarità e diffusione convinse tutti a smettere di utilizzare simili veicoli, e la perdita della USS Macon nel 1935, che indusse la Marina Militare Americana a cessare ogni impiego militare.
Prima di questi, però, il disastro dell'USS Akron del 1933 ottenne il triste primato del maggior numero di perdite umane, segnando l'inizio del declino dei giganti dell'aria.
Oggi sono noti solo come i protagonisti indiscussi dell'immaginario narrativo e cinematografico Steampunk e per qualche apparizione pubblicitaria durante eventi sportivi, ma nella prima metà del secolo scorso i dirigibili erano molto di più. Prima che la tecnologia del "più pesante dell'aria" venisse implementata e resa adeguata sul piano militare, non c'era altro modo per vincere la forza di gravità se non tramite il "più leggero dell'aria".
L'epoca d'oro dei dirigibili - da inizio '900 fino agli ultimi anni '20 - non fu priva di incidenti e difficoltà, ma fu anche ricca di scoperte e successi, come la spedizione polare del dirigbile Norge o la trasvolata atlantica del RAF R34.
A partire dagli anni '30 gli aerei cominciarono a essere sempre più affidabili e a mostrare un potenziale che le grandi navi volanti avevano dimostrato non possedere, risultando spesso limitate a operazioni di supporto. Solo pochi rimantici, come l'ammiraglio William Moffet, ne restavano accesi sostenitori.
L'ultimo viaggio dell'USS Akron: un po' di storia
L'aeronave ZRS-4 USS Akron era un dirigibile a struttura rigida costruito per la marina degli Stati Uniti dalla Goodyear-Zeppelin, una società nata da un accordo tra l'americana Goodyear e la Zeppelin.
Quest'ultima era la nota azienda tedesca costruttrice, sin dai primi anni del 1900, dei famosi Zeppelin, i dirigibili per antonomasia, che nei primi decenni del secolo avevano trovato varie applicazioni, dal trasporto passeggeri, agli impieghi bellici, nonché come mezzo per effettuare esplorazioni in luoghi inaccessibili (come non ricordare a questo proposito le spedizioni di Umberto Nobile verso il polo nord, con il dirigibile Norge e, soprattutto, la tragedia che colpì l'equipaggio del dirigibile Italia nel 1928, con tutte le polemiche che ne seguirono).
Grazie all'accordo con la Goodyear, la casa produttrice tedesca uscì dalla crisi che l'aveva colpita dopo la Grande Guerra e gli americani si avvantaggiarono delle conoscenze maturate dai progettisti tedeschi.
Al contrario degli Zeppelin tedeschi, che sfruttavano l'idrogeno come gas più leggero dell'aria, i dirigibili americani impiegavano l'elio. Essendo un gas nobile, il suo utilizzo non comportava gli svantaggi dell'idrogeno, altamente infiammabile. È famoso infatti l'incidente occorso nel 1937 all'Hinbemburg che, in fase di attracco, si incendiò provocando la morte di 36 persone.
Grazie all'uso dell'elio, il pericolo di incidenti dovuti a scintille apparentemente innocue era scongiurato, ma i costi di costruzione levitavano.
Comunque i possibili impieghi militari di questi aeronavi giustificavano la spesa, almeno nei primi trent'anni del secolo scorso, quando le prestazioni degli aerei a motore erano ancora limitate.
L'USS Akron: le sue caratteristiche
Le caratteristiche tecniche dell'USS Akron erano di tutto rispetto tanto da farne il dirigibile americano più grande, assieme al gemello USS Macon in fase di completamento.
Varato l'8 agosto del 1931, aveva una lunghezza di 239,3 metri e un diametro di 40,5.
Il peso di 100 tonnellate era sostenuto da un volume di 194.000 m3 di elio, sfruttando la spinta di Archimede grazie alla minor densità di quel gas nobile rispetto a quella media dell'aria.
Per quanto riguarda le specifiche per l'impiego del mezzo, la capacità di trasporto raggiungeva le 42 tonnellate, la velocità massima era di 135 Km/h e l'autonomia di 11.000 Km. In pratica, l'aeromobile avrebbe potuto viaggiare per un quarto della circonferenza terrestre senza scalo.
Un'altra caratteristica notevole del dirigibile era quella di imbarcare da quattro a sei biplani rendendo il dirigibile una vera portaerei volante. Gli apparecchi erano ospitati in un hangar interno e potevano essere sganciati e recuperati attraverso un'apertura a T nella parte inferiore della fusoliera.
Completavano l'armamento sette postazioni di mitragliatrici.
Il disastro aereo dell'USS Akron: i record e le esercitazioni
Uno dei record dell'USS Akron fu il volo effettuato il 3 novembre del 1931 con 207 persone a bordo. Il suo scopo principale comunque era quello di pattugliamento d'altura, per individuare convogli nemici su ampi tratti di mare, un ruolo ora ricoperto dagli AWACS, i noti aerei radar.
Nelle esercitazioni effettuate i risultati furono considerati lusinghieri.
L'unico accorgimento che non funzionò nelle prove fu l'uso dello "spy basket" (il cestino di spionaggio) che era stato impiegato invece con successo dai tedeschi durante la Grande Guerra per dirigere i tiri d'artiglieria: mentre il dirigibile rimaneva al riparo di una spessa coltre di nubi, veniva calato al di sotto dello strato un osservatore che, difficilmente individuabile, poteva osservare la disposizione del nemico. Nel caso dell'Akron lo "spy basket" oscillava in modo eccessivo e doveva essere perciò perfezionato.
Il disastro aereo dell'USS Akron: il racconto dei fatti
Il dirigibile viaggiava alla velocità di crociera di cento chilometri orari lungo la costa del New England. Il radiotelegrafista Robert W. Copeland, dopo aver ascoltato le trasmissioni delle emittenti di New York di quella serata del 3 aprile 1933, si sintonizzò sul bollettino meteorologico: il fronte temporalesco previsto fin dal mattino era confermato. Ne informò immediatamente il comandante.
Il fronte temporalesco si rivelò più esteso del previsto. Il comandante Frank C. McCord diede ordine di virare verso est e il timoniere della gondola di comando eseguì il comando. Mentre gli otto motori diesel del dirigibile mantenevano la velocità di crociera, la fusoliera virò lentamente, un vento sostenuto la investiva con forti raffiche. Gli uomini dell'equipaggio in servizio seguivano le manovre con attenzione, ma la stazza dell'aeromobile dava loro una certa sicurezza.
Il timoniere mantenne la rotta indicata dal comandante, ma la situazione non migliorò. L'orologio segnava le dieci di sera. Il dirigibile si trovava al largo delle coste del New Jersey. La gondola di comando era scossa da violente raffiche di vento e la preoccupazione cominciò a farsi largo tra i membri dell'equipaggio. Tra i passeggeri c'era anche il contrammiraglio W.A. Moffet, uno dei più accesi sostenitori dell'impiego bellico dei dirigibili rigidi: quelle condizioni meteorologiche si stavano rivelando un serio test per la struttura dell'aeromobile.
L'Akron continuava a essere spinto al largo dal forte vento e perdeva quota in modo preoccupante, quindi il comandante ordinò di lanciare la zavorra e dare piena potenza ai motori, dopo aver ruotato le eliche in modo che la spinta fosse orientata verso il basso.
Il timoniere lesse l'altimetro: la discesa si era arrestata a 180 metri sul livello del mare. Fu perciò dato l'ordine di riprendere la velocità di crociera per allontanarsi dal fronte temporalesco.
Dopo la mezzanotte, il vento continuava a trascinare il dirigibile verso l'oceano. Le letture dell'altimetro non destavano preoccupazione perché venivano indicati costantemente 250 metri. Ciò che l'equipaggio non sapeva era che, in realtà, la quota effettiva era molto più bassa: la misura dell'altimetro, che traduce in una quota la pressione atmosferica, era falsata dalla zona di bassa pressione attraverso la quale l'aeronave si stava muovendo.
A un tratto, il timoniere si accorse di non riuscire più a governare il timone inferiore che si era già innabissato. Subito dopo la gondola di comando urtò violentemente la superficie dell'oceano. A causa dell'impatto, il tenente comandate Herbert V. Wiley fu sbalzato e finì in acqua assieme ad altri membri dell'equipaggio.
I marinai della motonave tedesca Phoebus, che incrociava nella zona, avevavo notato nell'oscurità della notte le luci di posizione dell'Akron scendere verso il mare in tempesta.
Giusero sul luogo dell'incidente verso l'una, mezz'ora dopo la collisione, e riuscirono a trarre in salvo il tenente comandante Herbert V. Wiley, privo di conoscenza, e altri tre uomini dell’equipaggio: il capo radiotelegrafista Robert W. Copeland, che morì poco dopo, l’aiuto nostromo di II classe Richard E. Deal e il ferraio aeronautico di II classe Moody E. Ervin.
Altri cinque uomini erano stati individuati, ma non furono più trovati nelle ricerche successive, morti probabilmente per ipotermia assieme alle altre 72 vittime.
L'incidente aereo dell'USS Akron: le conseguenze
Il drammatico incidente occorso all'Akron fu una notevole battuta d'arresto per l'utilizzo di questo mezzo a scopi bellici anche perché nel disastro perì anche il contrammiraglio William A. Moffet che dei dirigibili era il più acceso sostenitore.
Il progresso della tecnica aeronautica nello sviluppo dei mezzi più pesanti dell'aria e i numerosi incidenti occorsi a questi aeromobili (vedi le copertine della "Domenica del Corriere" della prima metà del 1900, dove troviamo rappresentati vari dirigibili precipitati) ne limitarono notevolmente l'uso moderno e, al giorno d'oggi, il grande pubblico considera le aeronavi più come una curiosità da romanzo steampunk che mezzi reali, i quali hanno avuto un impiego e una diffusione tutt'altro che marginali.
L'incidente dell'USS Akron è il più grave in cui sia stato coinvolto un dirigibile e, assieme al disastro dell'Hindemburg di quattro anni dopo, ha segnato la fine di un'era, quella delle portaerei volanti e dei dirigibili per il trasporto dei passeggeri.
Fonti:
http://www.airships.net/us-navy-rigid-airships/uss-akron-macon/uss-akron
http://www.akronhistory.org/uss_akron.htm
http://www.arlingtoncemetery.net/uss-akron.htm
http://www.history.navy.mil/photos/ac-usn22/z-types/zrs4.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/ZRS-4_USS_Akron
http://it.wikipedia.org/wiki/ZRS-5_USS_Macon
http://it.wikipedia.org/wiki/LZ_129_Hindenburg
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