Libri > Recensioni > Offerte sacrificali, di Robert Marasco, edito da Sperling & Kupfer nel 2022 al prezzo di 17,90 euro. Leggi la trama.
Una macchina narrativa perfetta e spietata, un ottimo romanzo, pubblicato in USA nel 1973 e finalmente arrivato anche in Italia, che porta l’horror psicologico ai suoi massimi livelli e che Stephen King ha definito “prossimo alla genialità”.
L’autore, Robert Marasco (1936-1998), originario del Bronx, celebre e malfamato quartiere di New York, fu insegnante, drammaturgo e scrittore. Appassionato di letteratura del terrore, scrisse due rappresentazioni teatrali, tra cui quella di maggiore successo fu l’inquietante Child’s Play, portata in scena a Broadway nel 1970, e due romanzi, il primo dei quali fu proprio questo Offerte Sacrificali, divenuto un best-seller dell’epoca e adattato per il cinema nel 1976, oggi meritevolmente proposto anche al pubblico italiano da Sperling & Kupfer, all’interno della collana Macabre, dedicata al brivido.
Per gli amanti del genere horror si tratta di una vera e propria pietra miliare, un classico moderno imperdibile.
Piacerà molto, ne sono convinto, anche a chi ama la tensione e i meccanismi letterari tipici del thriller, perché qui il sovrannaturale si insinua pian piano, seminando indizi, ma restando sottotraccia per la quasi totalità dell’opera.
In definitiva, non saprei davvero dire a chi potrebbe non piacere questo romanzo, trattandosi di una lettura accessibile a tutti, che non mostra frattaglie, ma che, forse proprio per questo, è capace di suscitare nel lettore un’inquietudine profonda, raramente provata.
Un’inquietudine che viene da dentro, più che da fuori, che non è tanto la paura di un mostro venuto da chissà dove a farci del male, ma quella di scoprire, forse, che il mostro vero lo vediamo riflesso guardandoci allo specchio, ogni giorno.
Offerte Sacrificali ci mette davanti le nostre fragilità e debolezze. Ci chiede: cosa siete davvero disposti a sacrificare, per essere felici? Ci parla di noi, delle profondità del nostro animo, della nostra mente. In questo senso è, senza dubbio, un classico. Ed è testimonianza imperitura di un’abilità letteraria, quella di Robert Marasco, forse poco prolifica, ma di certo tutt’altro che comune.
L’accostamento più immediato che emerge dalla lettura di Offerte Sacrificali, già annunciato in quarta di copertina e nella prefazione del volume, è quello al capolavoro di Shirley Jackson (1916-1965), il romanzo gotico L’incubo di Hill House o La casa degli invasati del 1959 (prima edizione italiana del 1979), chiaramente per il tema della casa infestata, ma soprattutto per l’analisi psicologica dei personaggi e in particolare per il rapporto fra la protagonista femminile Eleanor e la casa medesima, che in Offerte Sacrificali si ripropone nella figura di Marian e nel suo legame immediato, profondo e perturbante con la dimora degli Allardyce.
Senza entrare nei dettagli, per non anticipare troppo, credo che una notevole influenza sulla stesura di quest’opera l’abbia avuta anche un altro celeberrimo romanzo gotico: Dracula di Bram Stoker (1897).
Quanto all’eredità di Offerte Sacrificali, questa è evidente nella narrativa e nella cinematografia a tema casa infestata dei decenni successivi. In particolare, emerge nell’immaginario di Stephen King e di suo figlio Joe Hill. Faccio riferimento prima di tutto al romanzo Shining (1977), in cui la famiglia di Jack Torrance diviene vittima dell’Overlook Hotel e delle presenze che lo infestano.
Fra tutti i parallelismi possibili tra le due opere, vale la pena di segnalare che Jack Torrance era un insegnante, proprio come Ben Rolfe in Offerte Sacrificali, e la sua famiglia si trasferisce nell’hotel per la stagione invernale, così come i Rolfe si trasferiscono nella magione degli Allardyce per quella estiva. Il triciclo coperto di sangue, che David dice di aver visto nei pressi della casa, all’inizio di Offerte Sacrificali, richiama alla memoria sia il già citato Shining, con Danny Torrance che gira per i corridoi dell’Overlook proprio a bordo di un triciclo nel film di Stanley Kubrick del 1980, che il romanzo capolavoro di Stephen King, It (1986), e in particolare la sua prima trasposizione cinematografica per il piccolo schermo, del 1990, in cui uno dei primi fotogrammi mostra un triciclo abbandonato in un prato.
E come non stabilire un parallelo anche con Le notti di Salem di King (1975), in cui il protagonista Ben - guarda caso, omonimo del Ben Rolfe di Offerte Sacrificali – ha a che fare con la magione abbandonata chiamata “Casa Marsten”, in cui si insedia niente meno che un vampiro? Insomma, un gioco di rimandi tra Robert Marasco e Stephen King, che potrebbe andare avanti quasi all’infinito.
Per concludere, nell’incubo infantile della limousine nera e del suo misterioso autista, che in Offerte Sacrificali si ripropone a Ben Rolfe durante l’allucinante permanenza presso la casa degli Allardyce, è possibile indovinare la fonte d’ispirazione per il villain del romanzo N0S4A2 di Joe Hill (2013), quel tenebroso, vampiresco pure lui, Charles Talent Manx che porta via i bambini a bordo della sua Rolls-Royce nera.
Il romanzo, preceduto da una prefazione di Antonella Lattanzi, scrittrice, sceneggiatrice e traduttrice, dedicato da Robert Marasco ai genitori, è lungo 280 pagine e suddiviso in 11 capitoli.
La narrazione è in terza persona, col tradizionale narratore esterno onnisciente, che sa tutto dei personaggi di cui racconta la storia, alternandone i punti di vista nelle diverse parti in cui è diviso ogni capitolo.
I personaggi sono caratterizzati in modo indiretto, attraverso le descrizioni del narratore onnisciente, concise e funzionali anche per quanto riguarda l’ambientazione, resa con pochi tratti efficaci.
I due protagonisti principali, Ben e Marian Rolfe, emergono come figure complesse, umane, in un rapporto di coppia che si fa via via più tormentato e difficile, lei attratta e lui respinto da quella casa che finirà per diventare terzo incomodo di una relazione forse già compromessa in partenza.
Larga parte della narrazione è affidata ai dialoghi, che suonano sempre spontanei, reali, resi con grande maestria.
La narrazione ha un ritmo in crescendo: è come una corda che man mano si tende sempre di più, fino a raggiungere il punto critico, oltre il quale - il lettore lo intuisce - non potrà che allentarsi in qualche modo o, più probabilmente, spezzarsi.
Vengono disseminati indizi via via più riconoscibili, segnali che qualcosa sta per accadere, che forse è già accaduto e nemmeno ce ne siamo accorti (ma le conseguenze arriveranno, poco ma sicuro) e poi ci sono i colpi di scena, centellinati con sapienza, determinanti per alzare di volta in volta la tensione.
Lo stile è raffinatamente semplice, essenziale, diretto e trasparente, il lessico ricco, ma funzionale, senza inutili esercizi di stile.
Pressoché assenti i refusi nel testo, disponibile sia in cartaceo che in eBook. Segnalo un errore di stampa sulla copertina della mia copia, dove manca il nome dell’autore.
La veste editoriale dell’oggetto libro è quella tipica della collana “Macabre” della Sperling & Kupfer, con formato tascabile, copertina rigida, costa delle pagine dipinta di rosso, illustrazione di copertina a cura del disegnatore di turno, in questo caso Andrea Milana, fumettista per la Mad Cave Studios e altre case editrici statunitensi.
Nelle prime pagine, troviamo pareri sull’opera espressi da scrittori famosi (di solito Stephen King, come in questo caso) e testate giornalistiche statunitensi, nelle ultime degli utili cenni biografici con tanto di ritratto dell’autore e dell’illustratore.
La prefazione è affidata a una scrittrice italiana con diverse pubblicazioni all’attivo per Einaudi, Mondandori, ecc.
Nel complesso, quindi, una veste editoriale accattivante, che strizza notevolmente l’occhio ai lettori più giovani e richiama con assoluta evidenza l’autore di riferimento Stephen King, grazie alla presenza in copertina di un palloncino rosso (quello di It, naturalmente) con su scritto “Macabre”, e alle varie citazioni che campeggiano sulla fascetta, in quarta di copertina e all’interno del libro, come a dire al lettore: “se ti piacciono i libri di Stephen King, di sicuro ti piacerà anche questo”. E, in effetti, è innegabile che sia così.
Personalmente, mi piacerebbe che nel proseguo di questa collana trovassero spazio, sia con le loro opere, che con prefazioni e introduzioni, anche gli autori italiani di riferimento per l’horror e il dark, sia storici che emergenti, ed i loro corrispettivi internazionali contemporanei, in modo da dare sempre maggiore visibilità e diffusione a un genere letterario che, nelle sue varie sfaccettature, merita senza dubbio più attenzione di quanta finora ne abbia ricevuta in Italia.
In conclusione, come ha già scritto in apertura, Offerte Sacrificali è un romanzo davvero imperdibile, ottimo sotto tutti i punti di vista. Unico neo, forse, il titolo, identico in inglese e in italiano, che a mio parere svela troppo.
Per il resto, un’opera che ha fatto e continua, giustamente, a fare scuola.
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Nato a Torino nel 1980, laureato in legge, Enrico Graglia vive in Piemonte, sulle colline del Monferrato astigiano. Il Cerchio di Pietre (goWare, 2020) è il suo primo romanzo. Vincitore dell’edizione 61 del NeroPremio e di vari altri concorsi letterari italiani, ha pubblicato racconti nelle raccolte Il Crono Emozionale (Amazon, 2020), Horror Academy vol.1 (Independet Legions Publishing, 2021), Figlio del Tuono, Storie dal NeroPremio (Silele Edizioni, 2022), New Italian Horror (Independent Legions Publishing, 2022) e sul quarto volume della rivista Molotov Magazine (Indepent Legions Publishing, 2022).
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