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Undici racconti che giocano abilmente con le paure ataviche dell’uomo, ma soprattutto del bambino che alberga in tutti noi: la paura del buio, delle ombre, dell’ignoto, dell’irrazionale che d’un tratto si insinua nella vita di tutti i giorni, spesso senza un motivo evidente.
Un mondo oscuro e misterioso che, tra le pagine del libro, sembra celarsi appena dietro l’apparente, ordinaria quotidianità e le situazioni più comuni.
Amnesia
Quando il protagonista si risveglia nella camera di un motel, con accanto il corpo senza vita di una donna, è preso dal panico: non ricorda come sia finito in quella stanza, né chi sia la bella sconosciuta che qualcuno deve aver ucciso poco prima. Che sia lui l’assassino e non si ricordi di aver commesso un simile delitto?
Solo che nella scena che gli si presenta davanti agli occhi sembra esserci qualcosa di decisamente sbagliato. Forse non si tratta solo di un “semplice” omicidio, ma di qualcosa di ancora più inquietante.
Apri gli occhi
Nella vecchia villa abbandonata, conosciuta da tutti come “la casa del mostro”, è in corso una sfida che prevede una sola regola per chi l’ha accettata: trascorrere la notte da solo e sdraiato sul pavimento della catapecchia, ma soprattutto farlo senza potersi muovere, con gli occhi chiusi e in completo silenzio. Una webcam sopra la testa monitorerà il tutto, mentre a distanza gli amici controlleranno sul Pc portatile che la regola sia rispettata. Tutto sembra scorrere in modo alquanto noioso, fino a quando il malcapitato non comincerà a sentire degli insoliti rumori che sembrano avvicinarsi ad ogni istante.
Il gatto nero
Che correlazione può esserci tra il ritrovamento di un gattino nero, affamato e infreddolito, e il successivo verificarsi di strani fenomeni dentro casa? Quando una misteriosa presenza farà la sua improvvisa comparsa, spezzando la tranquillità della serata, il protagonista si ritroverà catapultato suo malgrado in un incubo che sembra non avere alcuna spiegazione. Se non quella che il Tempo stesso sia impazzito.
La lettera a Babbo Natale
Quel particolare 24 dicembre la città intera, compresi moglie, figlio e colleghi, sembra essersi svegliata con un solo pensiero in testa: la grande festa di Natale che si celebrerà quella sera al parco cittadino. Isteria collettiva o realtà? Ma soprattutto, chi non ha scritto la lettera a Babbo Natale?
L’armadio
Svegliarsi di notte, dopo un incubo, e scoprire che l’anta dell’armadio di fronte al letto non vuole saperne di chiudersi può essere fastidioso. Comincia però ad apparire inquietante quando, dopo essere stata chiusa per ben due volte, si riapre non appena torni sotto le coperte. Che qualcosa all’interno voglia catturare la tua attenzione? E, forse, non solo quella.
L’Ombra del Vento
Anno 1880: in un’antica cittadina una misteriosa belva sembra aggirarsi, nelle notti più ventose, nei boschi limitrofi e tra le case, in cerca di prede. C’è anche chi giura di averla sentita graffiare le porte con gli artigli. Solo un grosso lupo o, invece, un’anima dannata assetata di sangue umano?
Mucche
L’incontro ravvicinato con una mucca, durante una solitaria passeggiata serale nei dintorni di un hotel di montagna, può trasformarsi in un vero incubo se la bestia decide d’un tratto di braccarti tra sentieri e campi. Specialmente se viene aiutata nell’impresa da altre compagne.
Paura del buio
Cosa può davvero aver svegliato un bambino di due anni nel cuore della notte, costringendolo a un pianto insistente e a cercare conforto tra le braccia del padre assonnato? Lo scoprirà, suo malgrado, il protagonista di questa storia, quando si renderà conto di ciò che nasconde l’oscurità della propria casa.
Solo fumo
Poco prima di imbarcarsi su un volo transoceanico, un tranquillo uomo d’affari si accorge d’un tratto che conversazioni altrui, domande, cartelloni pubblicitari e canzoni udite per caso lo spingono a prefigurare un imminente disastro aereo. Si tratta davvero soltanto di coincidenze?
Strani sogni
Dopo che una serie di terrificanti incubi si è trasformato in realtà, in una escalation agghiacciante e senza apparente fine, forse il sogno successivo potrebbe essere l’ultimo per l’intera umanità.
Vecchi amici
Il vecchio appartamento, dove un tempo aveva abitato durante l’infanzia e dove aveva conosciuto le sue più oscure paure, è stato adesso ristrutturato, suddiviso in lotti e messo in vendita. Eppure “qualcosa” spinge ancora il bambino di allora, adesso diventato adulto, a contattare l’agenzia immobiliare per visitarlo. Soprattutto ciò che rimane dell’antica soffitta. Solo un mix di nostalgia e curiosità, oppure un vero e proprio richiamo delle creature che popolavano i suoi peggiori incubi?
L’ideale sequel di Mostri in soffitta (in Incubi, Galaad Edizioni - 2010)
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Genere:
