Gli elfi tutti hanno una visione univoca della vita e del creato ma non tutti hanno le stesse opinioni riguardo agli esseri umani, agli orchi e ai nani.
Gli elfi oscuri amano chiamarsi ortodossi e ritengono che queste razze siano inferiori e vadano sterminate. Ortodossi e revisionisti, Tenebre e Luce: la guerra affonda le sue radici nella notte dei tempi e uno scontro è atteso, portato dal Vento.
Gwyllywm ha riposato a lungo e ora è alla ricerca di se stesso: vittima di un potente incantesimo non discerne più se il suo sentiero cammina nella Luce oppure nelle Tenebre. Aveva amici tra gli umani, ma il tempo lo ha separato da loro; amici che hanno sacrificato la loro vita per fare in modo che egli sopravvivesse, e che potesse ricordare il suo passato.
Gwyllywm deve unire i tasselli lasciati dai suoi compagni nel grande mosaico della sua vita: Luce o Tenebre? Verità sconvolgenti del suo passato riaffiorano come i relitti del naufragio di una nave chiamata memoria. Qual è la verità? Qual è la distinzione tra ciò che è stato realmente vissuto e i ricordi che sono stati creati dalla magia o dalla suggestione? Perché suo padre Erwmysh – ex-sacerdote degli elfi ortodossi – lo chiama a sé e lo reclama, chiamandolo "primo tra i genetisti"? Perché sua sorella Raylyn – sacerdotessa degli elfi ortodossi – vuole prendere la sua vita? Chi è veramente Teuyth, il bardo che lo cerca? E chi sono i berserker, i "servi dell’oscuro"? Cos’è realmente il Sigillo del Vento, l’arma controllata un tempo da sua madre Moad e ora priva di padrone? Quale arcana verità è celata dietro i seguaci di Reivon, la nuova religione che prende piede e si diffonde come una virulenta malattia? Di chi si può davvero fidare ciecamente e chi nasconde sconvolgenti segreti?
L’Impero degli umani è retto da un Imperatore incapace, i Regni Liberi reclamano secessioni e diritti gli uni sugli altri, gli orchi dell’ovest vogliono le terre dei loro padri e i barbari premono, ad est.
Gwyllywm comincia il suo viaggio in un mondo dominato dalla violenza e dall’egoismo e ben presto scopre che ricordare il proprio passato gli è indispensabile ma inconciliabile con il presente. Ed emergono terribili verità, o terribili memorie di verità presunte. In un mondo dove Luce e Tenebre si scontrano e si confondono, mischiandosi a tratti senza lasciar capire cosa sia davvero la Luce e cosa siano le Tenebre, Gwyllywm è inconsapevole di essere in realtà una pedina di un gioco più grande di lui. Ma è una pedina che troverà la forza di scegliere il proprio cammino. Gwyllywm riscoprirà di aver vissuto nella Luce, di essere stato un revisionista ma divenuto un ortodosso.
E ogni elfo sa benissimo che coloro che hanno visto le Tenebre mai più hanno sopportato la Luce.
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