Brutto affare per il commissario Botteghi, che lentamente riprende i sensi rialzandosi in una strada del centro storico della sua Livorno. L'umido della notte, mischiato all'odore di polvere da sparo che saturava l'aria, gli si appiccicò addosso come l'orrenda sensazione che qualcuno lo avesse incastrato per bene.
Lo sguardo vagò senza meta, fino a incollarsi su quel cadavere poco distante.
Quei terribili dubbi divennero certezza.
Troppo tardi ormai per dare ascolto a chi gli aveva suggerito di non intromettersi in quel maledetto caso d'immigrazione, o dare credito a quella vocina interiore gli aveva sconsigliato di mettersi di nuovo sulla strada di quel politico corrotto.
Restava solo una cosa da fare per sscoprire la verità: fuggire nei meandri scuri della città, inseguito dalle sirene crescenti di quelli che un tempo considerava colleghi.
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