Giovanni Luzzi (1901-1982) ci narra le vicende legate al serial killer milanese Antonio Boggia, l'uomo («una belva umana, un mostro o, più semplicemente, un alienato?») responsabile della morte di 4 persone nell'Italia del XIX secolo.
Boggia, un imprenditore edile fallimentare, tra il 1849 e il 1861 uccise tre uomini e una donna a colpi di scure, e in seguito venne accusato e condannato anche per truffe e tentati omicidi.
L'uomo aveva il suo covo nella via milanese più «stretta», la stretta Bagnera. In quel luogo fu rinvenuto il cadavere di Ester Maria Perrocchio, la sua ultima vittima, amputato di braccia e gambe.
Fu l'ultimo impiccato del Regno d'Italia, scatenò l'ira e la curiosità della folla milanese, che pretese vendetta, a ogni costo.
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