In questo saggio c'è la storia di Leonarda Cianciulli, la cosiddetta "saponificatrice di Correggio", che uccise tre donne con l'accetta, le tagliò, le mise in un pentolone e ne gettò i residui nelle acque nere, per prendere loro soldi, gioielli e persino i vestiti per farne merce di scambio.
C'è la storia di Rina Fort, la commessa amante di Giuseppe Ricciardi, che uccise la moglie e i tre figli del commerciante massacrandoli ferocemente, senza nemmeno risparmiare l'ultimo bambino di pochi mesi.
C'è la storia di Pupetta Maresca, vedova della camorra che diventa l'assassina di suo marito, e ci sono anche le storie di banditi come Salvatore Giuliano, di Barbieri e Bezzi, e della banda Dovunque...
Tutte vicende che hanno avuto una enorme eco nelle cronache dell'Italia del dopoguerra e che sono rimaste impresse nella memoria collettiva di chi allora era presente, ma sono note anche a chi allora non c'era, perché fatti eclatanti della nostra storia recente.
Il libro, oltre ad offrire una cronaca ricca di particolari dei fatti criminosi accaduti, restituisce anche l'immagine dettagliata del nostro paese mentre cercava di risollevarsi dalle miserie della guerra e si affacciava al miracolo economico. Un paese contraddittorio, che amava il ciclista Fausto Coppi e seguiva alla tv Lascia o raddoppia, che si spostava in Vespa e applaudiva Togliatti e De Gasperi.
Qui viene raccontata anche la storia di una nazione, e suscita commozione in coloro che rivivono attraverso questi episodi drammatici l'atmosfera, le condizioni e la vita di allora, e curiosità in chi, di quei fatti, ne ha solo sentito parlare.
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