Daniele Picciuti, l'horror e il thriller ma non solo

Libri > Interviste > LatelaNera.com ha scambiato quattro parole con Daniele Picciuti, autore multigenere nel mezzo di tanti progetti editoriali

Daniele Picciuti, l'horror e il thriller ma non solo [LaTelaNera.com]: Presentati ai nostri lettori e raccontaci della tua passione per la scrittura.
[Daniele Picciuti]: Il mio caso non è diverso da quello di tanti altri autori. Si inizia sempre leggendo, passando attraverso vari filtri – come i fumetti, il cinema, i giochi di ruolo – per poi ritrovarsi a realizzare che alcune storie noi le vorremmo diverse. E dal pensarlo al realizzarle il passo diviene di colpo più breve di quanto si sarebbe creduto.

[LTN]: Quali sono le tue pubblicazioni che ti hanno regalato le maggiori soddisfazioni?
[DP]: Beh, I Racconti del Sangue e dell'Acqua mi ha regalato la consapevolezza di saper scrivere con uno stile personale. Tutti i riscontri ottenuti mi hanno dato fiducia. Ne sono stato davvero soddisfatto.

[LTN]: A quali lettori consigli le tue opere?
[DP]: Domanda difficile. I Racconti del Sangue e dell'Acqua sono storie horror, ma l'horror non è l'unico genere verso cui tendo. Pelle di luna, per esempio, pubblicato su Altrisogni, è una love story in stile cyberpunk. Ho appena firmato un contratto con un editore per la pubblicazione di un libro che è molto difficile da definire come genere. Si parte da un'ambientazione fantasy, in cui si muovono personaggi che si esprimono con un linguaggio hard boiled, per finire con virate narrative che puntano verso la fantascienza e il weird. Se dovessi definirlo, direi che ho scritto un "hard fantasy". Quindi, a chi consiglierei le mie opere? Forse a coloro che hanno voglia di sperimentare letture fuori dall'ordinario. E che amano un ritmo serrato. Ecco, il ritmo per me è importante. Se qualcuno mi dicesse "ehi, questa cosa che hai scritto è pallosa", penso che dovrei rivederla seriamente.

[LTN]: Ci sono siti web o riviste dedicate ai libri che segui e consigli agli appassionati?
[DP]: Un tempo gironzolavo di più internet. Oggi, con la gestione di Nero Cafè (http://nerocafe.net) che, come saprete, si occupa - tra le altre cose - di recensioni di libri e film di genere, non riesco a trovare molto tempo per questo. Mi vengono in mente il blog Penna blu (http://pennablu.it) dedicato ai libri e all'editoria, quello di Laura Platamone (http://lauraplatamone.com) in cui si possono trovare molte chicche sull'editoria e sul mestiere di editor. Recensioni di libri di un certo livello – non di genere - le ho trovate su Mangialibri (http://mangialibri.com) e Mondoscrittura (http://mondoscrittura.it).

La copertina del numero 6 della rivista Altrisogni[LTN]: Come hai accennato prima un tuo racconto è stato pubblicato sulla rivista Altrisogni. Come hai conosciuto la rivista? Come è giunta la pubblicazione? (il numero 6 di Altrisogni può essere acquistato QUI)
[DP]: Beh, ho già pubblicato con loro un racconto sul numero 3 (Caccia senza tempo), quindi devo fare un po' di mente locale. Ricordo di aver conosciuto la rivista tramite le condivisioni su facebook. Come non notare quelle fantastiche copertine?

[LTN]: Hai pubblicato su altre riviste?
[DP]: Sì, alcune cosette sono uscite su Terre di Confine, Writer's Magazine e L'almanacco H di Horror Magazine. Oltre a moltissimi contenuti pubblicati su Knife, il magazine di Nero Cafè.

[LTN]: Cosa ne pensi dell'editoria digitale e degli ebook? Hai mai pubblicato solo in versione digitale?
[DP]: Al momento le uniche pubblicazioni in digitale che mi riguardano sono contenuti free che si possono trovare anche sul mio blog. Credo che il digitale sia importante, il target di riferimento è nuovo e diverso rispetto a chi legge su carta. Credo sia un'ottima vetrina per chi vuole emergere scrivendo ma, allo stesso tempo, non può essere "tutto". Paradossalmente, forse, trovo che il digitale non sia un'evoluzione rispetto alla carta. Penso che sia, al contrario, un mezzo per far riscoprire la carta a chi è nato in quest'era digitale.

[LTN]: Hai una tua pagina web "ufficiale" che usi come centro "strategico" per le tue attività letterarie? Un profilo Facebook? Twitter e Google+?
[DP]: Come accennato ho un blog (http://danielepicciuti.wordpress.com) e lì ho raccolto tutti i dati che mi riguardano: biografia, bibliografia, riferimenti a interviste, recensioni e quant'altro riguarda la mia scrittura. Di tanto in tanto, anche qualche pensiero. Poi sì, sono reperibile sui principali social network. Insomma, chi vuole trovarmi un rete non avrà difficoltà.

[LTN]: Quale tipo di narrativa leggi generalmente?
[DP]: Domanda cui non è facile rispondere. Soprattutto perché, da quando esiste Nero Cafè, mi trovo quasi "costretto" a leggere esclusivamente thriller e horror da poter recensire. Tra le mie letture preferite ci sono sicuramente anche il fantasy e la fantascienza. Negli ultimi anni sto riscoprendo il piacere di leggere autori italiani, anche poco noti al grande pubblico. Non nego che mi piacerebbe potermi dedicare alla lettura di qualche classico, ma col poco tempo che ho, al momento è un'utopia.

[LTN]: Acquisti i tuoi libri sia online che in libreria? Preferenze?
[DP]: Sì, mi capita di utilizzare entrambi i canali. Online è preferibile quando si cerca un libro edito da un piccolo editore, che difficilmente trovi in libreria. Però il piacere di scartabellare tra gli scaffali ha un sapore tutto suo.

[LTN]: Quali fattori sono per te i più importanti per la scelta del libro da acquistare? Copertina? Quarta di copertina? Le recensioni online? Le recensioni su riviste e giornali? I consigli degli amici?
[DP]: La copertina è senz'altro il primo impatto, ciò che cattura la mia attenzione. Poi vado a leggermi la quarta di copertina o le alette per farmi un'idea della trama. Certo, questo se sono in libreria. Se sono seduto a casa al pc, vado a spulciarmi le recensioni online. Poi, certo, anche il passa parola è importante. Insomma, credo che chiunque legga si comporti in questo modo. Anche perché, oggi, con la trappola della bassa editoria e degli editori a pagamento, incappare in un libro spazzatura è un rischio troppo grande. Occorre documentarsi, prima.

[LTN]: Un libro di genere assimilabile alle tue opere che consigli ai nostri lettori è?
[DP]: Non so se posso definirlo "assimilabile", ma certo un autore che mi ha ispirato nel modo di scrivere, nelle emozioni da voler suscitare, è Joe Lansdale. Consiglio sempre i suoi libri. Non riesco a farne a meno. Quando si è convinti di conoscere una cosa bella, è magnifico condividerla, no?


Daniele Picciuti, l'horror e il thriller ma non solo
Intervista realizzata da: Alessio Valsecchi
Pubblicata il 16/12/2013

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