Libri > Interviste > Siamo andati a intervistare Valerio Lonzi, gran conoscitore dei misteri che impregnano la terra ligure...
Matteo Poropat ha intervistato per i lettori di LaTelaNera.com il ligure Valerio Lonzi, autore del saggio Liguria Misteriosa edito da Castelvecchi Editore.
[La Tela Nera]: Ciao Valerio e benvenuto. Presentati brevemente ai nostri lettori.
[Valerio Lonzi]: Naturalmente, è doveroso presentarsi! Dunque, mi chiamo Valerio Lonzi, sono nato a Genova il 29 febbraio del 1968. Vivo a Genova, nel centro storico, dove conduco una taverna medioevale (chiamata Alabardieri NdR). Tra i miei interessi mi permetto di evidenziare la scherma storica, il moto turismo, i giochi di ruolo e il mistero in tutte le sue sfaccettature.
[LTN]: Da giugno di quest'anno è in libreria il tuo Liguria Misteriosa, un volume che esplora la tua regione, fin nei meandri più sconosciuti e misteriosi. Raccontaci il percorso che ti ha condotto fino a questo libro.
[VL]: Più che percorso è stata una proposta tanto improvvisa quanto gradita. Dovete sapere che ho conosciuto Carlo Martigli, uno scrittore molto famoso (il suo ultimo lavoro, 999 L'ultimo custode ha venduto centinaia di migliaia di copie) che si è entusiasmato del mio modo di scrivere in relazione ad un romanzo di fanstascienza che gli sottoposi ormai tre anni fa. In cuor mio, in quanto autore esordiente, avevo sperato di fare il mio debutto grazie alla narrativa di fantascienza ma il destino ha deciso diversamente. Carlo decise di farmi da agente letterario e un bel giorno mi propose il progetto di Liguria Misteriosa. L'idea mi piacque pur intimorendomi al tempo stesso: trovarmi ad aprire la collana Cento Città per conto della Castelvecchi Editore in mezzo a scrittori giù affermati mi faceva tremare ma, come si suol dire, "chi non risica non rosica". Così accettai la proposta considerandola intimamente come una specie di sfida, una sfida più che altro con me stesso.
[LTN]: Quale è stata la parte più complessa nel realizzare Liguria Misteriosa?
[VL]: Certamente la parte di verifica dei vari casi che avevo selezionato per redigere l'opera. Scovai, infatti, molte storie anche se parecchie non suffragate da testimonianze locali, scritture ufficiali, resti urbani, etc. Quindi, una volta racimolato tutto il materiale dovetti verificarne l'attendibilità con molti controlli incrociati. All'inizio fu un lavoro da vero "topo da biblioteca", lungo e noioso ma essenziale. Successivamente mi recai sui luoghi più intriganti (spesse volte a notte fonda) per trascrivere sensazioni e impressioni personali. Non mancarono le interviste alla gente del posto.
[LTN]: Quanto di nuovo hai scoperto sulla tua città e sulla tua regione, mentre lavoravi al libro?
[VL]: Se per nuovo sottointendete "misterioso", beh, devo ammettere ben poco. Sapevo già che la Liguria è una regione estremamene ricca di storie incredibili su fantasmi, case stregate, U.F.O., strane apparizioni. Solo il Centro storico del capoluogo ne è pregno. Se per nuovo vi riferite a posti mai visti allora il discorso cambia: in effetti mi sono recato in svariate località che se non fosse stato per lo sviluppo del lavoro in questione probabilmente non avrei mai visitato.
[LTN]: Liguria Misteriosa è organizzato per zone geografiche. Ci sono ancora luoghi di cui vorresti parlare? Storie che per motivi di apazio magari non sono riuscete ad entrare nel libro e sei stato costretto a scartare?
[VL]: Oh si. C'è giusto un doppio evento che narra di due persone nell'imperiese che secoli addietro si guadagnarono un posto perenne nella storia. Avevo deciso di inserire tale racconto per ultimo come commiato all'opera ma poi è stato eliminato in quanto ritenuto privo di quel "mistero" che doveva permeare l'intero libro.
La scheda s'intitola Per non Dimenticare e mi permetto di trascriverla integralmente:
Nel contesto di certi argomenti, parlando di Imperia e specie di Triora si pensa subito alla Santa Inquisizione e al processo alle streghe. Niente da ridire, in fondo è storia. Personalmente, però, ci terrei ad evidenziare due avvenimenti riguardanti due persone, estranee fra loro, in due luoghi diversi, in epoche diverse e con destini ancor più diversi.
Il primo in questione riguarda un certo Giovanni Martini, un giovane apricalese emigrato in America ai tempi della conquista della Frontiera con le grandi e sanguinose battaglie tra la cavalleria americana e gli indiani come diretta conseguenza. Ebbene, Martini era niente meno che il trombettiere del 7° cavalleggeri del famoso Generale Custer, passato alla storia durante la fatale battaglia per essere stato sconfitto in una delle rare vittorie dei pellerossa. L'intero 7° venne annientato, nessuno si salvò, nemmeno Custer. L'unico sopravvissuto fu proprio Giovanni Martini che poco prima dell'inizio della battaglia era stato mandato da Custer a Little Big Horn per chiedere rinforzi. Giovanni Martini. Per non dimenticare.
Il secondo avvenimento, dalla conclusione tutt'altro che felice, riguarda un giovane molinese, tal Battista Allaria che nel 1905, all'età di soli diciassette anni perse il padre e decise emigrare per cercare fortuna all'estero. Approdò a Londra e qui vi rimase trovando una serie di impieghi nel settore gastronomico.
Si distinse talmente tanto che riuscì ad ottenere l'ingaggio di un lavoro che avrebbe potuto cambiargli la vita per sempre. Nel 1912 riesce ad imbarcarsi sul famosissimo transatlantico Titanic con la qualifica di cameriere. Tutti conosciamo la sfortunata storia del Titanic, la nave più grossa mai varata al mondo. Al largo di Terranova, il 14 aprile del 1912 entrò in collisione con la parte sommersa di un insidioso iceberg che lo fece colare a picco. In quel tragico incidente persero la vita oltre 1500 persone fra cui anche il povero giovane del borgo di Molini di Triora. Battista Allaria. Per non dimenticare.
[LTN]: C'è qualche aneddoto simpatico, interessante, che ti è rimasto impresso, durante la ricerca del materiale?
[VL]: La ritrosia iniziale delle persone che ho intervistato che, a poco a poco si sono sbottonate a tal punto da raccontarmi perfino storie personali di carattere esoterico con l'implicita speranza di vederle pubblicate. Purtroppo non mi è stato possibile accontentare queste persone con Liguria Misteriosa ma, chissà, se mai in seguito dovessi scrivere un altro libro di episodi del genere ho già una vasta mole di storie da raccontare. Ho solo l'imbarazzo della scelta.
[LTN]: Quali sono i tuoi prossimi progetti?
[VL]: Scrivere, scrivere, scrivere! In quest'afosa estate sto "ristrutturando" il mio primo romanzo che scrissi quando ero giovane. Si tratta di fantascienza soft e, aldilà dello stile di narrativa e del background, ritengo abbia un messaggio estremamente positivo da comunicare. Per certi versi potrebbe ricordare l'atmosfera di Cocoon l'energia dell'universo, film diretto da Ron Howard.
[LTN]: Se passiamo a trovarti nella taverna storica che conduci a Genova, cosa ci offri di buono?
[VL]: Sicuramente un menu squisitamente medioevale a base di carni grasse, taglieri di affettati di cacciagione e formaggi stagionati con generose inaffiate di cidro e birra e per finire un bicchierino di idromele di nostra esclusiva produzione come digestivo. Chiuderemo per le ferie estive tutto il mese di agosto fino a circa la prima decade di settembre.
La stagione ideale per apprezzare quanto vi ho suggerito è con gli inizi dell'autunno. Vi aspetto!
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